Essere gentili su Twitter: il social modera gli utenti

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Il popolare social network invita i suoi utenti ad essere gentili e a riflettere bene prima di scrivere qualcosa. Lo fa chiedendo di esaminare le risposte ritenute “potenzialmente dannose e offensive”: dovrebbe essere scontato, ma come abbiamo visto spesso, non sempre lo è.

Essere gentili su Twitter è possibile?

Twitter ha testato questa funzione lo scorso anno, per tentare di contrastare il comportamento abusivo degli utenti. E sembra che abbia funzionato: le risposte offensive sono diminuite. I prompt in proposito saranno distribuiti in inglese utilizzando Twitter su Apple e Android.


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Risultati incoraggianti

In un post sul suo blog, Twitter ha fatto sapere che i suddetti prompt hanno indotto il 34% degli utenti ad essere gentili, cioè a rivedere la propria risposta, o a non inviarla affatto. Inoltre, hanno composto la media dell’11% in meno di risposte offensive dopo un primo sollecito da parte del social. Ciò li ha portati, di conseguenza, a riceverne di meno.

Tweet fra amici

Tutto questo naturalmente non significa che tra amici non si possa scherzare in modo più goliardico: infatti, Twitter ha fatto sapere che i prompt sono progettati per analizzare la natura delle relazioni tra due utenti. “Se due account si susseguono e si rispondono spesso, c’è una maggiore probabilità che abbiano una migliore comprensione del tono di comunicazione preferito” riporta il post.

Piattaforme più vigili

Negli ultimi anni, le piattaforme e i social sono stati chiamati a vigilare più da presso il comportamento degli utenti. Secondo le statistiche più recenti, da gennaio a giugno 2020 Twitter ha rimosso contenuti potenzialmente offensivi pubblicati da 1,9 milioni di account, sospendendone 925.700 per violazioni delle regole. Il dibattito sulla moderazione si è fatto più scottante negli ultimi tempi, anche a causa delle decisioni prese contro personaggi come Donald Trump. E a proposito di questo, ci sono fazioni differenti: c’è chi pensa che sia stata una decisione giusta, e che le piattaforme dovrebbero agire in maniera più incisiva. Invece, chi dissente ritiene che sia stato un atto di censura politica. Qui sotto il post originale di Twitter.

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