WhatsApp si sta già preparando ad aprire le sue chat ad app concorrenti come Telegram e Signal

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Termini di servizio WhatsApp: arrivata nuova informativa

Il Digital Markets Act (DMA) obbliga Meta ad aprire WhatsApp ad altre app di messaggistica.
Meta si sta mettendo al lavoro e sta già preparando l’interoperabilità di WhatsApp richiesta dall’Europa, dopo che pochi giorni fa l’elenco dei gatekeeper definiti dal Digital Markets Act includeva WhatsApp.
Meta ha quindi sei mesi di tempo per risolvere un vero e proprio problema: aprire WhatsApp in modo che altre app possano chattare con i suoi utenti. Non è molto tempo, considerando che ci sono molte parti in movimento, quindi non sorprende che all’interno di WhatsApp ci siano già accenni all’inizio dei lavori.

Un luogo separato per le chat esterne


La legge europea sui mercati digitali obbliga le maggiori piattaforme di messaggistica in Europa, come WhatsApp o Messenger (ma non iMessage), ad aprire le loro reti alle app di terze parti, cosa caduta in disuso molti anni fa. Meta ha un triplo compito da svolgere, dato che Messenger, Instagram e WhatsApp sono nell’elenco delle piattaforme interessate a soddisfare i requisiti relativi al numero di utenti attivi mensili in Europa.
Di conseguenza, Meta deve consentire ad altre app di chattare con gli utenti di WhatsApp e risolvere tutte le complicazioni tecniche, di privacy, di sicurezza e di possibile spam che ne derivano. Anche i laboratori dell’UE prevedono che sarà complicato, ma almeno Meta ha già pensato a dove andranno le chat delle altre app: in un luogo separato.
All’interno di WhatsApp, in un’attività separata, l’ultima beta di WhatsApp nasconde la finestra delle chat di terze parti. Per ora è vuota, ma non è difficile immaginare come appariranno qui le chat provenienti da altre applicazioni e non da WhatsApp. Ad esempio, qui potremmo avere le chat di chi ci parla da Telegram o Skype, se queste due applicazioni fossero interessate a implementarle.

Meta ha sei mesi di tempo per attivare l’interoperabilità su WhatsApp, ma l’Europa prevede che in una prima fase sia obbligata a offrire solo una funzione di base: l’invio di messaggi di testo. Funzioni più avanzate come la messaggistica di gruppo dovranno arrivare entro 2 anni per implementare la piena interoperabilità, mentre le chiamate e le videochiamate di gruppo dovranno arrivare al massimo entro 4 anni.


Di conseguenza, WhatsApp dovrà consentire ad altre app di chat di inviare messaggi ai propri utenti entro marzo 2024, e a quanto pare li visualizzerà separatamente dalle altre chat. Se non rispetterà la scadenza, la multa inflitta a Meta sarà pari al 10% del fatturato mondiale totale dell’azienda, al 20% in caso di recidiva o ad altri in caso di violazioni sistematiche.

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