Streaming musicale: le migliori app per Android del 2021

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I servizi di streaming musicale continuano a proliferare, per permetterci di godere della nostra musica in ogni momento. Vediamo quali sono i migliori per iOS e Android.

Quali sono i migliori servizi di streaming musicale?

Spotify continua a farla da padrone, seguito da presso da Apple Music, Deezer, Amazon, Tidal. Naturalmente ognuno di questi ha i suoi pro e i suoi contro, diversi costi e servizi. Facciamo un giro tra le migliori app.


Apple Music Beta: presto la versione Hi-Fi


Spotify

Il primo consiglio è naturalmente Spotify. Un’ampia libreria, diverse funzioni, un prezzo equo, disponibilità su più piattaforme. Ad oggi rimane l’app di streaming musicale più popolare di tutte: l’abbonamento Premium costa 9,99 dollari al mese, ma con 30 giorni di prova gratuiti. È disponibile anche per iOS e Android, ed è compatibile con Bluetooth, Apple AirPlay, Chromecast, Alexa, Google Assistant e molto altro.

Pro e contro

Sono disponibili oltre 70 milioni di canzoni, podcast e audiolibri. Playlist collaborative, disponibile anche senza abbonamento, diversi metodi di pagamento accettati oltre che un’ampia scelta di diversi generi di musica. Per contro, l’app potrebbe essere più intuitiva e non possiede una funzione di testo, e neppure un piano Hi-Fi. Sembra però che quest’ultimo sia in progetto.

Amazon Music Unlimited

Questa app è perfetta per i clienti Amazon Prime. Ha molti punti in comune con Spotify, ma con l’aggiunta della funzione testo nella app. È disponibile su diversi dispositivi, come gli Alexa Echo. Il costo dell’abbonamento è equivalente a quello di Spotify, ma è leggermente più economico per i clienti Prime, che potrebbero spendere circa due dollari in meno. Ancora meglio se si possiede un dispositivo Alexa Echo.

Apple Music

Qui c’è la possibilità di provare gratis per 6 mesi, prima di acquistare l’abbonamento. Uno dei suoi punti forti è l’algoritmo di raccomandazione della musica, migliore di altri suoi concorrenti. Ma anche la stazione radio Beats 1, con i dj che offrono musica 24h. Recentemente, inoltre, Apple Music è passata all’offerta di supporto audio senza perdita di dati, cosa che permette di ottenere un’ottima qualità audio.

Deezer

La prova gratis è di 3 mesi, e come gli altri un abbonamento Premium di 9,99 dollari al mese. Su Deezer è possibile anche caricare la propria musica, e possiede una funzione simile a Shazam, il riconoscimento di brani. Supporta i testi ed è disponibile per diverse piattaforme, ma ha dei limiti quando si tratta di Preferiti, playlist e musica offline. Anche il caricamento della nostra musica è limitato. Nato in Francia, ha una libreria di 72 milioni di brani e consente di ascoltare la radio, visualizzare i testi, organizzare i brani in playlist, e ascoltarli offline.

Tidal

Come Spotify, offre 30 giorni di prova gratuita. Rende disponibili video, concerti dal vivo e contenuti esclusivi, musica Hi-Fi e funzione di importazione delle playlist. Non possiede però nessun piano gratuito disponibile, né permette di accedere alle playlist degli altri utenti. Offre solo podcast a tema musicale, e nessun supporto per i testi. Per la cifra di 1,99 dollari è possibile estendere a 2 mesi il periodo di prova, ma ogni tanto possono esserci offerte che consentono di giungere a 3 mesi.

YouTube Music Premium

30 giorni di prova gratuita, abbonamento a 9,99 dollari. Playlist e consigli provengono (ovviamente) da YouTube stesso, e c’è un piano gratuito disponibile. Per contro non possiede funzione di testo, né applicazioni desktop e nessun podcast, che richiederebbe un’app Google a parte. I contenuti sono i più diversi, uno spazio praticamente infinito. Tramite il browser è anche possibile caricare la propria musica. Se già usufruite normalmente di YouTube, questa app sarà l’ideale per voi.

Napster

Anche qui sono 30 i giorni di prova gratuiti, ma senza un piano gratis. È disponibile su diverse piattaforme e il convertitore funziona bene per l’importazione delle playlist: per contro appare confusa, e la sua libreria conta 60 milioni di brani. Sicuramente l’app potrebbe essere più intuitiva, ma per il resto non è peggiore di molti suoi concorrenti.

Qobuz

La cosa più rilevante è sicuramente la presenza di una rivista musicale dedicata, con interviste, articoli su artisti ed etichette, recensioni di album. La qualità del suono è ottima, ed include un grande negozio di download. Per contro non possiede una funzione di testo, ed il piano è più conveniente se sottoscritto su base annuale (mensilmente il costo è di 19,99 dollari). Si tratta, in sostanza, di un vero e proprio servizio streaming musicale per audiofili.

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