Apple chiede alla Corte Suprema degli Stati Uniti di annullare una decisione precedente in un altro dramma giudiziario di Epic

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Se nel 2020 pensavate che il contenzioso giudiziario tra Apple ed Epic Games (i ragazzi dietro il popolarissimo gioco Fortnite) si sarebbe risolto in un anno o due, vi sbagliavate di grosso. Siamo già nella seconda metà del 2023 e la battaglia legale continua.

Questa volta la Corte Suprema degli Stati Uniti sta per essere chiamata in causa da Apple (via 9to5Mac). Il colosso di Cupertino chiede alla più alta corte del Paese di annullare e riconsiderare una delle sentenze della famosa causa contro Epic Games.

Se avete finito le serie di Netflix e avete seguito con attenzione tutti gli episodi di questo dramma tecnologico, sicuramente ricorderete che nel settembre del 2021 il giudice Yvonne Gonzalez Rogers aveva stabilito che Apple non poteva più vietare agli sviluppatori iOS di vendere contenuti nelle loro app utilizzando piattaforme di pagamento di terze parti.

Ora Apple sta cercando disperatamente di far sparire quella decisione, perché permettere agli sviluppatori di vendere contenuti in-app utilizzando piattaforme di terze parti, anche quando quelle app sono distribuite attraverso l’App Store, significherà meno profitti per Apple. Di quanto si tratta? Secondo alcuni dati, Apple ricava più di 30 miliardi di dollari all’anno dalle entrate in-app dell’App Store.

Come siamo arrivati a questa cifra?

Considerando che nel 2022 il totale delle fatture e delle vendite nell’ecosistema App Store ha generato 1,1 trilioni di dollari, è facile capire perché qualsiasi questione legale riguardante l’ecosistema App Store sia vitale per Apple.

Nel 2020, i giocatori del popolarissimo gioco Fortnite hanno scoperto che potevano effettuare acquisti in-app, come le monete digitali (utilizzate nel gioco), a un prezzo inferiore rispetto al solito tramite un metodo esterno, aggirando il sistema di pagamento di Apple ed evitando la tassa del 30% che gonfia la somma totale.

Apple ha immediatamente chiuso Fortnite e lo ha rimosso dall’App Store, mentre Epic Media ha intentato una causa. Gli sviluppatori del gioco hanno sostenuto che l’azienda è un monopolio e induce pratiche anticoncorrenziali. Il resto è storia.

Non aspettatevi che la saga si concluda presto. La Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe facilmente trascinarla fino al 2025!

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