Apple censura alcune parole ostili al governo cinese

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Apple 2022

Apple ha censurato ai propri clienti di Taiwan, Hong Kong e Cina di manifestare il dissenso contro il partito comunista cinese. A dichiararlo è un rapporto di un laboratorio chiamato Citizen Lab dell’Università di Toronto. Non solo: Apple è accusata anche di censurare tutti gli appelli democratici che vengono scritti su dispositivi come iPad, iPhone e così via. Frasi come “diritti umani”, “Dalai” o “8694” (numero che ricorda Tienanmen) sono automaticamente oscurate se digitate sui summenzionati dispositivi.

Apple: dove si fa più stringente la censura?

Secondo il rapporto dell’Università canadese sarebbe proprio la Cina la regione in cui Apple cerca in tutti i modi di annientare il dissenso. Attraverso ad esempio l’oscuramento automatico sui device delle attività dei dissidenti, come ad esempio eventi o manifestazioni. Nulla sfugge al sistema politico totalitario cinese, che avrebbe accordato con Apple manovre assolutamente anti democratiche. Ricordiamo che la Cina è un terreno assolutamente redditizio per società come Apple. Un mercato potenzialmente vastissimo che però è ostacolato dalla pervasività del Partito Comunista Cinese. Ecco due passaggi chiari, che fanno riferimento anche a Taiwan e a Hong Kong, estratti dal rapporto che ben documenta la situazione:

La censura politica di Apple nella Cina continentale sanguina sia a Hong Kong che a Taiwan“, hanno affermato i ricercatori. “Gran parte di questa censura supera gli obblighi legali di Apple a Hong Kong e non siamo a conoscenza di alcuna giustificazione legale per la censura politica dei contenuti a Taiwan“. 


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