Questa settimana l’azienda di Cupertino ha iniziato a lanciare un aggiornamento del suo ultimo sistema operativo iOS, offrendo all’utente un maggiore controllo della privacy di Apple.
A cosa serve questo ultimo aggiornamento della Privacy di Apple?
Le modifiche limiteranno il tracciamento dei siti web visitati dagli utenti, che le aziende fanno per creare profili utente e distribuire pubblicità ritenute rilevanti. Molti siti Web consentono a centinaia di diverse società di raccolta dati di monitorare gli utenti, creare un profilo e successivamente mostrare annunci durante la navigazione.
Le richieste di un “cambiamento sismico” nella pubblicità mobile, un mercato da 100 miliardi di dollari, avranno un impatto sulle aziende di moda. Esse utilizzano in modo significativo il monitoraggio per raggiungere i consumatori. Ci siamo passati tutti: fare acquisti online e cliccare su un determinato articolo, diciamo un paio di scarpe. Quelle stesse scarpe verranno visualizzate sul tuo sito Web di notizie preferito, nella ricerca Google, sui dispositivi mobili, sul desktop. Ti seguiranno ovunque possano essere posizionati annunci.
È probabile che la maggioranza degli utenti di iPhone rifiuterà di consentire alle aziende di raccogliere dati e rinunciare a essere tracciati. Apple ha già arruffato le piume di Facebook Inc, una società che fa affidamento esclusivamente sulla pubblicità per i suoi ricavi. La pubblicità sarà meno efficace se le aziende non dispongono di dati per comunicare direttamente con gli utenti, come succede grazie alle nuove regole della privacy di Apple.
Cosa succede con i dati dell’utente
Apple ha affermato di voler dare ai propri clienti un maggiore controllo sul fatto che i dati raccolti su di loro dalle app vengano condivisi con terze parti. Alcune app richiedono l’accesso a più dati di quelli necessari per fornire il loro servizio.
Lo scambio di informazioni può andare a reti pubblicitarie, editori pubblicitari, fornitori di attribuzione e misurazione. Ma anche broker di dati, altre società private e persino organizzazioni governative, afferma Apple. Le società di social media e tecnologia pubblicitaria devono affrontare o hanno pagato milioni di multe per l’utilizzo dei dati personali per scopi diversi da quelli che avevano specificato all’utente al momento della raccolta.
Apple utilizza meno i dati rispetto a Facebook, poiché genera entrate dalla vendita di dispositivi e servizi, piuttosto che dalla pubblicità. Per vedere un esempio di come vengono elaborati i tuoi dati, leggi “Un giorno nella vita dei tuoi dati” di Apple .