Ex dipendente denunciato da Apple: il motivo

Apple ha citato in giudizio un suo ex dipendente, sostenendo che abbia diffuso illecitamente informazioni su alcuni progetti segreti dell'azienda di Cupertino.

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Apple causa ex dipendente
Apple denuncia un ex dipendente che avrebbe divulgato informazioni segrete.

Apple ha citato in giudizio un suo ex dipendente che avrebbe divulgato segreti commerciali dell’azienda ad un giornalista, chiedendo in cambio dei favori. Si tratta di una persona che in passato aveva lavorato come designer del MacBook Pro, la quale avrebbe fatto circolare delle informazioni sui nuovi progetti della società statunitense. L’uomo denunciato si chiama Simon Lancaster e il colosso di Tim Cook si è rivolto al tribunale del distretto settentrionale della California.

In base a quanto emerso in questi giorni, pare che Lancaster abbia lavorato per 11 anni alla Apple prima di andar via alla fine del 2019 per accettare un nuovo incarico come responsabile dei prodotti di consumo per Arris Composites. L’ex dipendente a Cupertino era stato designer dei prodotti della mela morsicata, e pare che abbia avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del MacBook 13″/15″ Pro dotato di touch bar. Inoltre aveva collaborato anche a tanti altri prodotti dell’azienda californiana.

Leggendo le motivazioni che hanno spinto Apple ad intentare una causa nei confronti dell’ex dipendente, si apprende che, dopo più di dieci anni di lavoro a Cupertino, Lancaster avrebbe approfittato della fiducia di cui godeva in azienda per “diffondere sistematicamente le informazioni sensibili” riguardanti diversi progetti segreti e, in più, in cambio avrebbe chiesto “vantaggi personali”.

Apple contro un suo ex dipendente: “Ha divulgato segreti commerciali”

Apple ha proseguito sostenendo che l’ex dipendente abbia approfittato della sua anzianità di servizio per accedere a riunioni e documenti che non rientravano nelle sue mansioni, allo scopo di accaparrarsi informazioni top-secret che poi avrebbe girato ad un giornalista. In questo modo il corrispondente ha potuto pubblicare degli articoli che riguardavano questi progetti segreti, citando genericamente una “fonte” vicina all’azienda californiana. Inoltre, secondo la società di Cupertino, Lancaster avrebbe chiesto dei favori al cronista in cambio dei documenti sottratti ad Apple.

A tal proposito, il colosso americano ha fatto un esempio preciso. Apple sostiene che il suo ex dipendente abbia chiesto al giornalista con cui era in contatto di scrivere una recensione positiva di una startup nella quale aveva investito. Inoltre gli avrebbe chiesto di fargli da investigatore personale per indagare su una questione che avrebbe potuto danneggiare la suddetta impresa.

Il riferimento sarebbe ad una vicenda verificatasi nel 2019 quando Lancaster avrebbe parlato al corrispondente di una situazione spiacevole relativa ad una notizia che riportava delle intenzioni dell’azienda di Cupertino di lanciare un nuovo hardware. A tal proposito l’ex dipendente avrebbe chiesto al giornalista di provare a saperne qualcosa di più perché temeva che la vicenda avrebbe potuto creare dei problemi alla sua startup.

In un secondo momento, Lancaster avrebbe detto ad una terza persona che il corrispondente con il quale era in contatto avrebbe pubblicato un articolo sulla nuova attività dell’ex dipendente Apple “se avesse ottenuto un finanziamento di 1 milione di dollari”. La società di Tim Cook sostiene che il cronista abbia accettato di scrivere il pezzo in cambio di ulteriori informazioni secretate sui progetti del gruppo della mela morsicata.

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Il portale ArsTechnica ha provato a contattare Lancaster per sentire anche la sua versione dei fatti, ma finora questi non ha risposto. Invece Apple, nelle motivazioni per le quali ha citato in giudizio l’ex dipendente, non ha menzionato il giornalista che avrebbe pubblicato articoli contenenti anche notizie su “prodotti hardware Apple non rilasciati”.

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