Vocalis: una app può (forse) rilevare il virus dalla voce

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Vocalis

Inizialmente, le aziende tecnologiche e sanitarie come Vocalis, davvero stavano facendo ricerca per poter trovare un metodo rapido per diagnosticare subito contagi da quel virus maledetto che da più di un anno ci affligge. Possiamo credere (e vedere all’opera) numerosi cani che annusando il semplice sudore di un essere umano possono stabilire se rappresenta un pericoloso contagio. Ma naturalmente parlo di cani addestrati, come per la ricerca di droga, esplosivo o cadaveri. In fondo un sistema scientificamente collaudato. Il sudore però è depositato su un indumento posto con altri dentro un ambiente privo di altri odori, quindi abbastanza sterile.

Cosa è Vocalis?

Vocalis Health è un’azienda formata da pionieri nei biomarcatori vocali. Adesso, attraverso la loro App, hanno sperimentata su un campione di 2.000 pazienti, un algoritmo preciso all’81,2% nel rilevare il COVID-19.

È trascorso più di un anno dall’inizio della pandemia e rilevare il COVID-19 non è ancora facile. Ci sono alcuni dettagli noti come mal di gola, febbre, tosse o la ‘famosa’ perdita dell’olfatto o del gusto. Ma molti pazienti sono asintomatici. È qui che entrano in gioco soluzioni come Vocalis . L’azienda sta sviluppando un modo per preselezionare le persone usando la loro voce e rilevare se hanno il virus. Un progetto molto ambizioso ma di difficile collocazione. Ci andiamo con i piedi di piombo perché in passato numerosi test inaffidabili sono stati immessi sul mercato.

Cosa fa Vocalis

Vocalis ha sviluppato un’intelligenza artificiale che identifica le caratteristiche vocali dei pazienti affetti da varie malattie senza la necessità di essere visitati in un ospedale. Ciò diventa estremamente utile considerato che, per esempio, le pistole termiche non sono in grado di rilevare pazienti asintotici. Quindi, la soluzione di Vocalis potrebbe aiutare.

L’azienda raccoglie tonnellate di dati relativi alla voce di una persona. Vocalis ha sviluppato una tecnologia che identifica le caratteristiche di una potenziale malattia sulla base dell’analisi della voce raccolta da una persona. L’algoritmo di Vocalis estrae 512 caratteristiche da un campione vocale e crea un’immagine, uno spettrogramma. Questa immagine può essere utilizzata per diagnosticare possibili malattie. Un singolo campione vocale viene registrato utilizzando un’app mobile o uno strumento basato sul Web e un motore di analisi AI basato su cloud fornisce feedback entro uno o due minuti.

Una informazione troppo suscettibile

Quando rileva una malattia specifica, Vocalis conduce prima delle sperimentazioni cliniche per riconoscere il tipo di registrazioni vocali che avrebbe bisogno di raccogliere dalle firme dell’audio per identificare la malattia. Per rilevare COVID-19, l’IA deve identificare le caratteristiche dei sintomi come febbre (in commercio abbiamo i termometri che in 4 minuti lo indicano), mal di testa (basta domandarlo al soggetto) e mancanza di respiro (con un saturimetro sarebbe immediato).

Vocalis chiede ai pazienti di contare da 50 a 70 per addestrare l’algoritmo. Inoltre, preserva la privacy del paziente non rivelando nulla sulla sua identità. Secondo il dottor Shady Hasan, il co-fondatore di Vocalis, in questo modo li aiuta anche a mantenere la coerenza dei campioni rispetto a un set di dati con frasi pronunciate. Anche se di contro abbiamo fattori che non rientrano in questo algoritmo. Ovvero se hai fumato prima, se hai urlato, se sono 5 ore che non parli, ecc. Inoltre l’esterno privo o meno di interferenze rende tutto troppo poco utilizzabile in un ambiente domestico.

Uno studio che sa più di bufala

Vocalis è entrato in uno studio congiunto con la Municipal Corporation of Greater Mumbai in India. In questo studio, che aveva una dimensione del campione di 2.000 pazienti in cui i ricercatori hanno scoperto che l’algoritmo era preciso all’81,2% (dicono) nel rilevare COVID-19, di cui molti erano pazienti asintomatici. Questo studio ha incluso persone che parlavano più lingue tra cui inglese, hindi, marathi e gujarati. Aspettiamo di leggere questo studio da fonti certe e autorizzate.

A partire da ora, gli strumenti di Vocalis sono distribuiti negli Stati Uniti, Cile, Indonesia, Sud Africa, Romania e Lussemburgo nei settori pubblico e privato. Più che rivelare ci aspettiamo una cura. Per adesso rimaniamo in attesa, visto i risultati ‘preliminari e promettenti’, di ricevere copia del nel loro Libro Bianco (che abbiamo richiesto) sui test e sul metodo dell’analisi.

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