Le riunioni virtuali sono parte integrante della quotidianità di tutti da ormai un anno. Assemblee di lavoro e simili si seguono in streaming da casae pe. Le persone con le quali si interagisce non possono essere anche a chilometri di distanza. Il fondatore di Zoom Eric Yuan, durante un’intervista, ha saputo delineare come immaginava che la sua piattaforma video migliorasse, rendendo più umani tutti gli eventi da remoto.
Le riunioni virutali possono davvero essere più umane?
Lo scorso anno, il fondatore di Zoom Eric Yuan aveva offerto una descrizione delle modalità di video riunione durante il Net Summit. Yuan aveva detto che con le videoconferenze si è avuto modo di partecipare ad assemblee di lavoro anche quando non è possibile riunirsi di persona. Tuttavia, ci si trova in casa propria anziché in ufficio, e i colleghi o i datori di lavoro possono trovarsi anche a chilometri di distanza. Il co-editore capo di Insider Alyson Shontell ha intervistato Yuan, il quale, nel corso della conversazione, ha delineato come immaginava che la sua piattaforma video migliorasse e crescesse. Ha affermato che si potrebbero migliorare le chiamate grazie all’intelligenza sintetica, in modo tale da garantirne la qualità.
Yuan pensa di rendere le riunioni più realistiche
Gli strumenti utilizzabili per le chiamate renderebbero più realistico l’effetto della riunione. L’implementazione di intelligenze artificiali all’interno del programma per simulare strette di mano e addirittura odori digitali potrebbero essere alla base del piano di innovazione di Zoom, secondo quanto ha accennato Yuan. Il fondatore di Zoom pensa che la piattaforma debba essere migliorata per essere utilizzata in caso di urgenze di lavoro anche dopo la pandemia.
Zoom è schizzato nelle valutazioni di mercato con l’aumento di riunioni virtuali
Dall’inizio della pandemia, l’utilizzo di Zoom è aumentato notevolmente, passando da una valutazione di mercato da 19 miliardi di dollari a 138,9 miliardi di dollari, dato dell’ottobre 2020. La piattaforma è tuttavia oggetto di problematiche e dibattiti riguardo alla privacy e all’eccessiva saturazione dei quiz digitali. Le sperimentazioni dei vaccini e la graduale riapertura di molti servizi sono costate a Zoom un calo del 20% a novembre. Secondo Yuan, però. La videoconferenza è una modalità destinata a rimanere a prescindere dalla crisi sanitaria, e che è in settore da innovare, a partire dagli effetti realistici che possono essere dati alle piattaforme per rendere le riunioni virtuali più “umane”.
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