A seguito della sentenza del processo Apple-Epic Games, sempre più legislatori USA hanno chiesto di inasprire le leggi antitrust per frenare il monopolio delle Big Tech. Diversi senatori statunitensi, sia democratici che repubblicani, hanno proposto e approvato dei disegni di legge volti proprio a questo scopo. Dal canto suo, Cupertino ha negato qualsiasi limitazione volontaria della concorrenza.
Processo Apple-Epic: perché i legislatori chiedono un inasprimento delle leggi antitrust
I legislatori USA intendono inasprire le leggi antitrust. A giocare un ruolo importante in questa presa di posizione è il fatto che un giudice ha concesso una vittoria parziale alla società Epic Games nell’ambito del processo in corso contro Apple. Inoltre, sono state annullate alcune regole dell’App Store di Apple. Questo ha costretto la società a consentire agli sviluppatori l’invito all’utenza ad altri sistemi di pagamento. Tali avvenimenti hanno dunque fatto sì che i legislatori sottolineassero nuovamente la necessità di nuove leggi volte a limitare le Big Tech. Il presidente del comitato antitrust del Comitato giudiziario del Senato, la senatrice Amy Klobuchar, ha affermato che la sentenza coinvolge solo una parte di quelle che sono le preoccupazioni effettive. In una nota si legge: “Dobbiamo approvare una legislazione federale sulla condotta degli app stoe per proteggere i consumatori, promuovere la concorrenza e favorire l’innovazione”.
Già diversi disegni di legge sono stati proposti e approvati
Il rappresentante repubblicano Ken Buck ha introdotto insieme a un collega democratico un provvedimento alla Camera che riguarda appunto le Big Tech. Tale disegno di legge è molto simile a quello presentato dalla Klobuchar ad agosto per impedire ai grandi app store di richiedere ai fornitori di app di utilizzare il loro sistema di pagamento. Secondo Buck, la sentenza ha segnato un passo nella giusta direzione, sostenendo anche che è stata la prova del fatto che il disegno di legge era necessario. Il senatore e il collega Marsha Blackburn hanno rilasciato una dichiarazione congiunta. “Apple ha abusato del proprio potere per prevaricare e trarre profitto dalle piccole aziende. Tutte le aziende dovrebbero essere in grado di comunicare con i propri clienti e non essere tenute in ostaggio da comportamenti monopolistici”, hanno affermato.
Apple nega le accuse legate al monopolio
Ribattendo a questa richiesta di maggiori norme antitrust, il consigliere generale di Apple Katherine Adams ha difeso le politiche e le pratiche della casa di Cupertino. Secondo quanto ha fatto sapere in uno dei suoi briefing, tutti gli utenti iPhone vengono avvantaggiati attraverso la protezione della loro privacy. Ha inoltre aggiunto che “piuttosto che limitare l’innovazione o la concorrenza, l’App Store lo ha potenziato, assicurando che ogni sviluppatore abbia l’opportunità di competere”.
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