Meta presenta il prototipo di un guanto aptico

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Meta presenta il prototipo di un guanto aptico

Meta ha annunciato che la sua divisione Reality Labs presenta un prototipo di guanto aptico. Una startup di Seattle, la HaptX, ha però dichiarato che Meta ha “copiato” la sua tecnologia. Il CEO Jake Ruben ha affermato che la sua azienda sta lavorando a questa tecnologia dal 2012.

Meta presenta il suo prototipo di un guanto aptico?

Meta ha presentato il prototipo di un guanto aptico che permette alle persone di sentire e interagire con oggetti virtuali nello spazio digitale. Il prototipo arriva dopo sette anni di ricerca, durante i quali l’azienda ha testato varie soluzioni che possano offrire agli utenti la sensazione di toccare un oggetto nel mondo virtuale come avviene nel mondo reale. Meta ha riferito che il guanto è stato progettato per essere abbinato ai visori per la realtà aumentata e agli occhiali per la realtà aumentata. “Mentre siamo ancora nelle prime fasi di questa ricerca, l’obiettivo è quello di accoppiare un giorno i guanti con il vostro visore VR per un’esperienza coinvolgente come giocare a un concerto o a una partita di poker nel metaverso, e alla fine funzionerebbero con i vostri occhiali AR”, ha detto Meta nel post del blog.

Il guanto aptico

Nel video condiviso da Meta si può notare che i guanti permetteranno di provare “sensazioni” come consistenza, pressione e vibrazione anche nel mondo virtuale. Il prototipo del guanto è rivestito con motori in plastica gonfiabili chiamati attuatori. Questi motori posizionati sopra il guanto si muovono appositamente per fornire sensazioni alla mano di chi lo indossa, comprese le punte delle dita. Questo viene fatto con l’aiuto della microfluidica che controlla il flusso d’aria che muove gli attuatori. Meta afferma che sta costruendo il primo processore microfluidico ad alta velocità al mondo per questo.

Il Reality Labs ha inoltre aggiunto specifici suoni che danno l’illusione del tocco fisico. È stata sviluppata anche una nuova tecnologia di tracciamento che permette di individuare in maniera precisa se e come la mano interagisce con l’oggetto virtuale. Infine, gli algoritmi di rendering aptico consentono di inviare le giuste istruzioni agli attuatori sulla mano, tenendo conto della sua posizione e delle proprietà degli oggetti. Tuttavia, una startup di Seattle afferma che Meta ha “copiato” la sua tecnologia.


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