Si chiama Xiaomi Fuel Charge ed è la nuova soluzione che la Xiaomi propone per evitare problemi di autonomia energetica della batteria. Una soluzione che molti aspettavano ma che pochi avrebbero visto materializzarsi in così poco tempo ed è una proposta allettante visti i problemi che gli utenti sono costetti ad affrontare. Problemi perlopiù incentrati sulla scarsa autonomia delle batterie.
L’azienda, stando al blog Weibo avrebbe anche optato di aumentare il contenuto di silicio all’interno della batteria di circa 3 volte per migliorarne la struttura.
Xiaomi Fuel Charge: come funziona la batteria?
Con questa nuova operazione Xiaomi spera di risolvere definitivamente alcuni problemi che gli utenti hanno sottolineato negli ultimi mesi. Il nuovo chip si inserisce tra gli altri proposti ultimamente come quelli SoC Surge S1 e il processore ISP Surge C1. Insomma, si cerca di tappare il buco di un problema che potrebbe diventare sempre più grave. Dal punto di vista strutturale le Xiaomi Fuel Charge usa delle tecnologie innovative, a partire da un nucleo centrale che supporta dati incentrati sul materiale della batteria e il sistema di crittografia di quest’ultima. Tutto ciò portera ad una situazione in cui sarà sempre più facile estendere la durara della batteria.
Dall’altra parte la copertura intelligente della componente interna della batteria avrà un impatto sulla ricarica notturna mentre il rinnovamento della tecnologia di imballaggio permetterà di migliorare l’efficienza.
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