Six Days in Fallujah, il controverso videogioco basato sulla seconda battaglia di Fallujah avvenuta durante la guerra in Iraq, è stato rinviato al quarto trimestre del 2022. Il gioco segue le vicende dei marines USA coinvolti in un conflitto a Fallujah. È stato molto criticato a causa dell’ambientazione. La seconda battaglia di Fallujah è infatti un conflitto controverso. In quell’occasione gli USA sono stati accusati di crimini contro l’umanità per aver usato armi non convenzionali.
Six Days in Fallujah: posticipata l’uscita del gioco?
L’uscita del controverso gioco sulla guerra in Iraq Six Days Fallujah è stata posticipata alla fine del 2022. Il gioco presenta storie vere condivise da dozzine di marines, soldati e civili iracheni che sono stati coinvolti nella seconda battaglia di Fallujah, in Iraq, nel novembre del 2004. Le missioni del gioco si svolgono dal punto di vista di una persona che ha partecipato alla guerra. Il videogioco ha attirato numerose critiche perché si basa su una battaglia considerata una tra le più violente degli anni recenti. Il gioco è basato su una battaglia nella quale vennero usate anche armi non convenzionali e dove persero la vita circa 800 civili.
Six Days Fallujah era inizialmente in programma per essere pubblicato da Konami nel 2009, ma quest’ultimo decise poi di cancellare il gioco. Successivamente il progetto Victura ha ripreso l’iniziativa. Il CEO di Victura, Peter Tamte, ha affermato che stanno ampliando il team che si occuperà dello sviluppo del gioco. Come nel 2009, i critici si sono schierati contro Six Days a Fallujah. Il Council on American-Islamic Relations, un importante gruppo di difesa dei musulmani negli USA, ha esortato Sony, Microsoft e Valve a bloccarlo dalle loro piattaforme di gioco.
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