Le applicazioni per lettori sono davvero poche. Una delle più conosciute è sicuramente Goodreads. Che è stata lanciata ormai quindici anni fa. E che è, al momento, in mano ad Amazon. Da qualche tempo, però, si stanno cercando nuove soluzioni. Che si allontanino da Goodreads. Anche perché quest’ultima non è un’app perfetta. E molti lettori preferiscono non utilizzarla. Ed è proprio qui che entra in gioco Readerly. Una nuova applicazione dedicata ai lettori.
Cosa c’è da sapere su Readerly?
Come già accennato, Readerly è un’applicazione nata per i lettori. Disponibile per i dispositivi android e iOS. Quando è nata, però, quest’app? Il 5 agosto 2020 sono state aperte le iscrizioni per i beta teasters. Il 10 agosto 2020 l’applicazione è stata, invece, resa disponibile per quest’ultimi. Infine, dallo scorso 27 marzo è possibile scaricare l’app dai vari store. Al momento, però, l’iscrizione non è libera. Per questioni puramente tecniche, con ogni probabilità. Come iscriversi, dunque? Ci sono due possibilità. O ci si mette in coda. Aspettando, quindi, l’email con il codice con cui iscriversi. In genere, si deve aspettare solo qualche giorno. Oppure si può richiedere il codice invito da qualche conoscente. Una volta iscritti, si hanno a disposizione tre codici invito da condividere con amici e conoscenti.
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Come funziona?
Una volta iscritti, agli utenti sono proposte alcune domande. In particolare, si chiede quali siano i loro generi letterari preferiti. E quali generi o tematiche non apprezzano. Readerly ha come scopo quello di promuovere libri. Suggerendo quelli che rientrano nei gusti dei suoi utenti. Questa è una prima enorme differenza tra quest’applicazione e Goodreads. Per il resto, ogni utente può seguire o essere seguito a sua volta. Così come ogni lettore può decidere se rendere visibili i libri che ha letto. Oppure quelli che ha nascosto. Come parlare, però, dei libri? Lo si può fare tramite i “Gists“. Cosa sono quest’ultimi? I Gists sono una sorta di post con slide. In cui il lettore può descrivere in breve il libro. Aggiungendo ulteriori informazioni. Sul genere del libro, per esempio. Oppure segnalare una citazione che l’ha colpito. O, infine, fornire qualche informazione sull’autore o autrice. O su un personaggio in particolare.
Readerly vs Goodreads
Se si dà un’occhiata al sito di Readerly, ci si accorge di un dettaglio. Ossia che l’app è presentata come un’alternativa a Goodreads. Se, invece, si leggono i post pubblicati sui social network, si leggeranno critiche su Goodreads. Gill, Mary e Matt, i tre fondatori di Readerly, criticano spesso alcune funzioni dell’altro sito. In particolare, tutti e tre non approvano il fatto che si debba dare un voto ai libri. Sostenendo che una media bassa di voti, potrebbe far cambiare idea a un lettore che vuole approcciarsi a un certo libro. Così come si critica la Reading Challenge. Gill, Mary e Matt affermano, infatti, che quest’ultima porterebbe problemi di pressione. Il vero nemico sembrerebbe, però, Amazon. Che, a livello di vendite di libri, risulta creare problemi a piccole realtà. Come scrittori o librerie indipendenti. Insomma, Readerly vuole essere un piccolo paradiso. Sia per i lettori. Sia per gli scrittori.