Il social Facebook, rinominato Meta, ha deciso di prendere in considerazione il divieto di inserzioni all’interno del sito che coinvolgono “temi sensibili”. Tra questi rientrano questioni sociali, politica, religione, nazionalità od orientamento sessuale.
Cosa prevede il divieto di Meta su pubblicità con temi sensibili?
Il colosso tecnologico Meta ha dichiarato di aver deciso di impedire agli inserzionisti di “abusare delle opzioni di targeting che rendiamo disponibili”. La società madre di Facebook ha deciso dunque di interrompere il consenso verso gli inserzionisti di indirizzare gli utenti sulla base di alcuni argomenti sensibili. Tra questi vi sono politica, nazionalità, orientamento sessuale religione, personaggi, organizzazioni, cause e questioni sociali. Meta ha definito questo cambiamento “una decisione difficile”. Secondo quanto ha affermato in un post sul blog ufficiale il vicepresidente del social Graham Mudd, tale divieto diverrà effettivo dal 19 gennaio 2022.
Tale cambiamento poterà difficoltà ad alcuni inserzionisti
Mudd ha tuttavia precisato che questo cambiamento potrebbe causare delle difficoltà ad alcuni inserzionisti. È il caso, ad esempio, di piccole imprese e gruppi di difesa, che non saranno più in grado di indirizzare la pubblicità vero delle specifiche cause. “Alcuni dei nostri partner pubblicitari hanno espresso preoccupazione per l’eliminazione di queste opzioni di targeting a causa della loro capacità di contribuire a generare cambiamenti sociali positivi, mentre altre comprendono la decisione di rimuoverle”. È quanto ha scritto il vicepresidente di Meta. Mudd ha aggiunto che, “come molte delle nostre decisioni, questa non è stata una scelta semplice e ha richiesto un equilibrio di interessi in competizione in cui c’era la difesa in entrambe le direzioni”. “Siamo fiduciosi di poter evolvere il nostri sistema di annunci per soddisfare le esigenze di tutti coloro che serviamo”, ha poi aggiunto.
Nel concludere, ha anche precisato che all’inizio del 2022 Meta darà il controllo di più tipi di contenuti pubblicitari, con il gioco d’azzardo.
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