La Xiaomi rimossa dalla lista nera: le novità

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Ricorderete tutti il contenzioso fra la Xiaomi, azienda cinese che produce principalmente smartphone, e l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ce ne siamo occupati anche noi lo scorso marzo, quando il marchio era stato già rimosso dalla lista nera. Vediamo cosa c’è di nuovo.

La Xiaomi raggiunge un accordo?

La fonte è Bloomberg, che afferma che tra l’azienda e il governo americano sarebbe stato raggiunto un accordo. La messa al bando di Xiaomi (anche Huawei ha subito una sorte simile) impediva agli USA di investire nell’azienda, e imponeva agli investitori americani di cedere le loro partecipazioni dalle società in oggetto entro l’11 novembre 2021. A seguito della sconfitta di Trump, però, le cose sono cambiate.


Xiaomi e il Pentagono: cinesi riammessi


Ricorso in giudizio

Come diretta conseguenza di quei fatti Xiaomi aveva dunque citato in giudizio il governo degli Stati Uniti, e sempre Bloomberg dichiara che un deposito presso i tribunali statunitensi lo scorso 12 maggio ha fatto un’affermazione ben precisa. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti avrebbe concordato che “un ordine finale che lascia la designazione sarebbe appropriato”. E ancora, il deposito afferma che “Le parti hanno concordato un percorso per risolvere questo contenzioso senza la necessità di un briefing contestato”. La trattativa dunque è in corso, e una proposta congiunta separata in merito sarà resa nota il prossimo 20 maggio. Non resta che attendere le prossime mosse.

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