In merito allo sviluppo dell’Intelligena Artificiale (AI), il Campus biomedico di Roma e Almawave uniscono le forze. L’obiettivo è collaborare al fine di definire meglio il domani della medicina, soprattutto quella relativa alle malattie cardiovascolari, la principale causa di morte in Italia. La convenzione, firmata da entrambi gli enti, prevede attività congiunte per supportare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in campo biomedico.
Almawave e il Campus, in particolare, vogliono modellizzare un metodo alternativo di controllo dei pazienti utilizzando l’AI.
AI: cosa hanno detto Almawave e il Campus biomedico?
Tanta è la soddisfazione sia da una parte che dall’altra. Valeria Sandei, amministratore delegato di Almawave, ha commentato positivamente questa collaborazione. “ll progetto nasce con l’obiettivo di portare un contributo concreto allo sviluppo dell’eHealth, coniugando ricerca scientifica, eccellenza medico-sanitaria e alta competenza tecnologica in una filiera di innovazione integrata, al servizio dei cittadini e del territorio. I sistemi digitali e di Intelligenza artificiale possono costituire un alleato strategico nel campo della tutela e promozione della salute e possono svolgere un ruolo di significativo supporto ai medici in diversi ambiti, dagli strumenti di conoscenza ai progetti di sperimentazione, dalla prevenzione ai percorsi di diagnosi e cura”.
Raffaele Calabrò, rettore dell’Università Campus Biomedico, afferma invece che queste collaborazioni possono snellire il rapporto tra medici e pazienti. “Da tempo l’Università Campus Bio-Medico ha creato sinergie tra le attività sanitarie e quelle ingegneristiche e oggi, grazie alle opportunità offerte dall’Ia, vuole andare avanti ancora. Non possiamo dimenticare il rapporto diretto tra medico e paziente: la tecnologia può migliorare la salute delle persone ma la relazione di cura deve rimanere”.
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