Huawei aggira il divieto di vendita negli Stati Uniti

Le restrizioni imposte a Huawei dagli USA avevano impedito alla società cinese di competere con iPhone e Android. Ora Huawei potrebbe aver trovato un modo per sfuggire al divieto di vendita negli USA

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Huawei aggira il divieto

Huawei puntava a diventare il maggior produttore di smartphone nel mondo. Tuttavia a causa della guerra commerciale tra gli USA e la Cina il sogno della società cinese è svanito. Il governo americano ha imposto delle restrizioni a Huawei. Ora sembra che Huawei abbia trovato il modo di ingannare il governo USA e aggira il divieto di vendita.

Huawei puntava a diventare il maggior venditore di smartphone nel mondo

In pochi anni, Huawei è diventata una delle maggiori società nel settore della telefonia mobile. La società cinese era sulla buona strada per battere Samsung e diventare il più grande fornitore di smartphone nel mondo. Tuttavia questi brevi anni di gloria si sono spenti. Il governo americano ha infatti vietato al gigante cinese di fare affari con le aziende statunitensi, tra cui Google e Qualcomm. Questo divieto ha impedito a Huawei di creare smartphone che potessero davvero competere con iPhone e Android nei mercati occidentali.  Il divieto ha costretto Huawei a rimuovere tutte le app Google dai telefoni Android venduti nei mercati occidentali, incluso il Google Play Store. Ciò non ha impedito a Huawei di lanciare nuovi modelli delle serie P e Mate negli ultimi anni. 

Huawei aggira il divieto di vendita negli USA?  

Huawei potrebbe aver trovato il modo per poter aggirare i divieti imposti dal governo USA. Il colosso cinese starebbe valutando una cessione dei due brand. Reuters ha riferito che Huawei starebbe negoziando con un consorzio guidato da società di investimento sostenute dal governo di Shanghai. I colloqui sono in corso da alcuni mesi, con Huawei che sta esplorando la possibilità di vendere i marchi P e Mate già a settembre 2020.

La società cinese aveva già venduto Honor

Huawei aveva già fatto una mossa simile con il suo marchio economico, Honor, che è stato anche influenzato dal divieto degli USA. Huawei ha venduto Honor a un consorzio sostenuto da 30 rivenditori, con un’azienda guidata dal governo di Shenzen a capo del gruppo. La scorsa settimana, Honor ha lanciato il primo smartphone, che potrebbe essere fornito con i servizi Goole. Honor ha anche annunciato nuovi accordi con Intel e Qualcomm, un’indicazione che il divieto degli USA non si applica più alla società.

Huawei ha negato a Reuters la sua intenzione di vendere l’attività P and Mate. La società ha affermato: “Huawei ha appreso che circolano voci infondate sulla possibile vendita dei nostri marchi di smartphone di punta. Non c’è alcun merito a queste voci. Huawei non ha un piano del genere”. La decisione di Huawei di vendere l’attività di telefonia premium potrebbe essere un’indicazione che la società ha poche speranze di vedere l’amministrazione Biden ribaltare il divieto del 2019. 


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