Cyborg botanica: spinaci in grado di inviare e-mail

Gli spinaci d'ora in poi saranno in grado di inviare e-mail.

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Cyborg botanica

Uno dei progetti più interessanti nell’ambito della cyborg botanica riguarda uno studio pubblicato su Nature Materials. Dunque i ricercatori del MIT hanno escogitato un sistema di nanotecnologie applicate alla botanica. Che consentirà alle piante di spinaci di inviare un’e-mail. Per quale motivo? Ve lo spiego di seguito.

Perchè la cyborg botanica applicata agli spinaci?

Le applicazioni delle nanotecnologie sono molteplici. E delle più svariate. Riguarda le aree dell’elettronica, e dell’ambiente. Come pure quelle della medicina, e del risparmio energetico. Fino a tante piccole applicazioni di uso quotidiano. Mentre nell’ambito della cyborg botanica, i ricercatori hanno progettato dei nanosensori microscopici. Applicate alle radici delle piante di spinaci. Per quale motivo? Lo scopo è quello di rilevare i nitroaromatici. Cioè sostanze chimiche che si trovano spesso negli esplosivi. E nelle composizioni chimiche industriali prodotte dall’uomo. Ma anche per rilevare gli agenti patogeni e sostanze dannose nell’ambiente.

Come funziona questa tecnologia?

Sebbene le piante non abbiano nervi, le cellule vegetali sono in grado di generare impulsi elettrici. Chiamati potenziali d’azione. Proprio come fanno le cellule nervose negli animali. In effetti, tutte le cellule biologiche sono “elettriche”. Le cellule usano le membrane per mantenere i loro ambienti interni separati da quelli esterni. Alcune molecole molto piccole possono infiltrarsi nelle membrane. Ma la maggior parte delle molecole deve passare attraverso i pori. O i canali che si trovano all’interno della membrana. Un gruppo di molecole migratorie è il gruppo degli ioni. Particelle cariche come gli ioni sodio, potassio. Cloruro e calcio. Ogni volta che diverse concentrazioni di ioni si accumulano sui lati opposti di una membrana cellulare, esiste il potenziale per una corrente elettrica. Questi impulsi sono captati dagli elettrodi inseriti nelle radici degli spinaci. E che verranno poi inviati a una telecamera a infrarossi. La quale emetterà un avviso e-mail di pericolo.

La metamorfosi degli spinaci

“Questa è la dimostrazione di come abbiamo superato la barriera di comunicazione pianta/uomo”. Ha dichiarato Michael Strano. Un ingegnere chimico del MIT. “Non è tanto il fatto che le piante comunichino con noi, quanto la nanotecnologia che ci consente di trasformare queste piante in una sorta di computer vivente”. Ha poi aggiunto. Dunque le piante cyborg esistono veramente e sono tra noi. Beh, in realtà non sono proprio tra noi. Ma in un laboratorio del famoso MIT. Il Massachusetts Institute of Technology. Dunque di una cosa sono certa. Che d’ora in poi guarderò gli spinaci con occhi diversi.

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