Facebook elimina il riconoscimento facciale

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Facebook elimina il riconoscimento facciale

Facebook ha annunciato lo scorso martedì che chiuderà il suo sistema di riconoscimento facciale, che identifica automaticamente gli utenti in foto e video.

Perché Facebook elimina il sistema di riconoscimento facciale?

Le preoccupazioni sull’uso improprio della tecnologia da parte dei governi hanno portato Facebook a prendere una decisione. Jerome Pesenti, vicepresidente dell’intelligenza artificiale, ha affermato in un post sul web che l’azienda vuole “trovare il giusto equilibrio” con la tecnologia. E siccome bisogna ancora concepire una serie chiara di regole che disciplinino l’uso dei sistemi di riconoscimento facciale, Facebook vuol limitare l’uso di questa tecnologia a “un insieme ristretto di casi”. L’azienda chiuderà quindi una funzione introdotta nel dicembre 2010, che consentiva alla piattaforma di riconoscere le persone che sono apparse negli album fotografici di altri utenti.

Facebook: un cambiamento radicale

“Questo sarà uno dei più grandi cambiamenti nell’utilizzo del riconoscimento facciale”, ha scritto Pesenti. “Più di un terzo degli utenti attivi giornalieri di Facebook ha aderito alla nostra impostazione di riconoscimento facciale ed è in grado di essere riconosciuto. La sua rimozione comporterà il l’eliminazione di oltre un miliardo di modelli di riconoscimento facciale individuali”. Pesenti ha affermato che il cambiamento avrà un impatto anche sulla funzione Automatic Alt Text (AAT), che la piattaforma utilizza per creare descrizioni di immagini per le persone non vedenti o ipovedenti. Sebbene il gigante dei social media abbia intenzione di eliminare le impronte digitali di oltre un miliardo di persone, non abolirà il software che alimenta il sistema. La società considera il riconoscimento facciale un potente strumento e ha affermato che continuerà a lavorare su queste tecnologie e a coinvolgere esperti esterni.

Tecnologia invasiva

I sistemi di riconoscimento facciale sono stati oggetto di attenzione negativa negli ultimi anni. I critici citano numerosi studi che accusano la tecnologia di pregiudizi legati a razza, età ed etnia. Cosa che potrebbe portare a violazioni dei diritti umani. Gli stessi studi sostengono inoltre che la tecnologia abbia il potenziale per diventare una forma di sorveglianza invasiva.

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