Smartwatch sempre più utili al fisico

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Smartwatch

Il Quantified Self Movement è andato oltre il conteggio dei passi per monitorare tutto con i Smartwatch, dai livelli di ossigeno nel sangue alla variabilità della frequenza cardiaca.

Da settembre, Jeanette Cajide si è armata di un cardiofrequenzimetro Elite. Un materasso a temperatura controllata. E un monitor del glucosio continuo. E un Oura Ring che misura anche la variabilità della frequenza cardiaca insieme alla frequenza cardiaca a riposo, alla frequenza respiratoria e alla temperatura. “Sì, sono un po ‘pazza per i dispositivi”, afferma la signora Cajide, direttrice della strategia e delle operazioni presso la società di consulenza Clareo.

Perché monitorare i parametri vitali con uno smartwatch?

Ha una buona ragione. Dopo essere tornata al pattinaggio artistico competitivo quattro anni fa, ha vinto una competizione nazionale. Poi, lo scorso settembre, si è rotta una gamba durante l’atterraggio di un salto. La signora Cajide, che ha 44 anni, gareggia di nuovo in otto settimane, contro molti pattinatori della metà dei suoi anni.

Sta cercando di superare quasi da due decenni il fatto di essere una “adulta sedentaria”, lavorando nel settore bancario tecnologico e di investimento. “Sto cercando di recuperare il tempo perso. Sono io contro il tempo “, dice. “I sensori e i dati mi consentono di ottimizzare per ottenere il massimo dal mio corpo”.

Non c’è modo di sfuggire al movimento del Sé Quantificato. Misurare i biomarcatori era la preoccupazione degli atleti estremi e dei fanatici estremi. Non piu.

Smartwatch, a volte dispositivi salvavita

Quando gli smartwatch sono arrivati sul mercato qualche anno fa, da subito sono apparsi come una categoria di dispositivi in cerca di un’identità e di una vera destinazione d’uso. Al di là degli sportwatch specializzati per gli atleti e con funzioni per il monitoraggio degli allenamenti, gli smartwatch per la vita di tutti i giorni inizialmente agivano né più né meno che una specie di “estensione” dello smartphone risultando per lo più non così indispensabili o utili alla maggior parte delle persone.

Il monitoraggio dei parametri vitali e delle condizioni di forma e di salute è diventato quindi l’ambito applicativo principale per tutti gli smartwatch non specializzati, e oggi praticamente tutti offrono la possibilità di rilevare il battito cardiaco, la saturazione, la qualità del sonno e alcuni di essi offrono anche funzioni di ECG.

Sempre più parametri

Un tentativo di rendere il monitoraggio della pressione arteriosa alla portata di tutti tramite gli smartwatch è stato già compiuto da Samsung con gli smartwatch Galaxy Watch 3 e Galaxy Watch Active 2.

Samsung sfrutta un metodo chiamato metodo Pulse Wave Analysis che basandosi sulla forma d’onda delle pulsazioni periferiche è in grado di risalire alla pressione aortica centrale, ma che necessita anche di una calibrazione periodica, ogni quattro settimane, utilizzando uno sfigmomanometro tradizionale.

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