La prossima rivoluzione tecnologica degli smartphone sarà quasi certamente quella delle fotocamere a monolenti. Questi innovativi dispositivi permetteranno innanzitutto di rimuovere i cosiddetti “scalini” dalla scocca dei vari dispositivi mobili. Stando alle ultime indiscrezioni, non si tratta di un progetto in divenire o in fase di sviluppo, ma di una novità che già esiste e che qualche azienda avrebbe già sposato per realizzare i suoi prossimi telefoni.
Le prime innovative fotocamere per smartphone avranno una lente piatta costituita da una serie di minuscole nanostrutture che riescono a piegare autonomamente la luce, superando così la necessità di ricorrere alle lenti impilate.
Ricordiamo che gli obiettivi tradizionali dei telefoni cellulari comprendono più lenti (che in gergo vengono chiamate elementi) associate in unico blocco. Ogni lente ha una funzione ben precisa: ad esempio c’è quella che va a ridurre i difetti cromatici, oppure quella che serve per il controllo della vignettatura o ancora per la gestione della luminosità. Le monolenti della società Metalenz invece si basano su un’unica lente che va quindi a rimpiazzare il sistema precedente, garantendo un salto di qualità in termini di precisione e comodità.
Come funzionano le nuove monolenti per smartphone
L’invenzione della Metalenz è fondamentalmente una lente piatta che in superficie ha copiose nanostrutture, ognuna delle quali riesce a catturare e direzionare la luce in maniera differente. I fondatori e titolari della società, Robert Devlin e Federico Capasso, già da circa dieci anni hanno avviato questo progetto che trae origine da una ricerca effettuata a Harvard: ricorrendo ad un particolare algoritmo, riescono a ridurre una lente tradizionale in delle monolenti che possono essere adattate a vari modelli di smartphone.
Trattandosi di un dispositivo di ultima generazione, le fotocamere a monolenti garantirebbero una serie di vantaggi ai possessori degli smartphone. Innanzitutto ci sarebbe maggiore spazio sulla scocca perché basterebbe implementare una sola lente, ma soprattutto si andrebbero a superare alcuni dei problemi ottici tipici di questi anni, ad esempio le diffrazioni causate dal lavoro in contemporanea di più lenti. Inoltre con le monolenti l’immagine giungerebbe al sensore con maggiore nitidezza e luminosità.
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Metalenz ha riportato che ha già stretto degli accordi per una produzione di massa delle prime fotocamere a monolenti per smartphone, ma non ha menzionato la (o le) azienda con cui ha firmato il contratto. L’uscita sul mercato è prevista per la metà del 2022, anche se il primo utilizzo della nuova tecnologia non sarà per una fotocamera, bensì per un sensore 3D.