Signal vs WhatsApp: ecco le principali differenze

Molti utenti stanno preferendo l’app di messaggistica Signal a WhatsApp. Ma quali sono le differenze?

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Signal vs WhatsApp

Dopo che WhatsApp ha annunciato che l’8 febbraio entrerà in vigore una modifica per le condizioni d’uso, molti utenti si stanno mostrando scettici nei confronti dell’app. Non è stata quindi una sorpresa che, dopo l’invito di Elon Musk, in molto si siano iscritti all’app di messaggistica Signal, rinunciando almeno in parte a WhatsApp. Ma quali sono esattamente le differenze principali Signal vs WhatsApp?

Molti utenti stanno abbandonando WhatsApp

L’app di messaggistica WhatsApp ha recentemente annunciato un nuovo aggiornamento sulla privacy. Secondo questa modifica sulle condizioni d’uso, vi sarebbe un passaggio dei dati degli utenti a Facebook in modo che le aziende possano affinare ulteriormente gli annunci pubblicitari. Questa regola, tuttavia, non dovrebbe valere in Europa. Negli Stati Uniti, invece, la modifica sembra essere ormai cosa certa. Ebbene, negli USA, così comunque come in molti Paesi europei, molti utenti stanno perdendo la fiducia verso WhatsApp relativamente alla sa discrezione nel trattamento dei dati di utenza. Sono molte le persone che hanno abbandonato – almeno in parte – WhatsApp per altre applicazioni di messaggistica analoghe. Solo Telegram ha registrato 25 milioni di nuovi utenti nel giro di 72 ore.

Signal è l’app che ha maggiormente beneficiato dello scetticismo verso WhatsApp

L’app che però sembra aver maggiormente beneficiato dell’improvviso scetticismo di massa nei confronti di WhatsApp è proprio Signal. Il successo dell’applicazione non si deve soltanto alle nuove regolamentazioni d WhatsApp, ma anche all’invito di Elon Musk a iniziare a usarla per i messaggi privati. Ed ecco come una app che fino a pochi giorni fa non era molto conosciuta è diventata l’app più scaricata nella categoria “Comunicazione” su Google Play.

Signal vs WhatsApp: quali sono le differenze?

Vediamo ora quali sono le differenze tra Signal e WhatsApp, e perché in molti si stanno “schierando a favore” di questa app emergente.

La sicurezza

WhatsApp garantisce l’impenetrabilità dei messaggi inviati e ricevuti attraverso la crittografia end-to-end (E2E). L’app fornisce questo grazie al protocollo Open Whisper Systems. Si tratta di un gruppo software no profit che sviluppa dei progetti open source. Parliamo anche dello stesso gruppo che permette di fornire la stessa crittografia a Signal. Su WhatsApp, questa crittografia non permette di effettuare dei backup delle conversazioni, e non sono crittografati i metadati delle conversazioni. In caso di bisogno, le autorità possono eventualmente rintracciare ciò che si è scritto in un dato messaggio e quando lo si è scritto. Signal, invece, permette alla crittografia end-to-end di coprire anche i metadati delle conversazioni, senza memorizzare le informazioni dell’utente, riducendole al minimo. Con Signal è inoltre possibile utilizzare l’autenticazione a due fattori (2FA) per bloccare gli screenshot. Sonno criptate anche le chiamate di gruppo.

WhatsApp offre più funzionalità rispetto a Signal

Signal non vanta molte funzionalità paragonata a WhatsApp. Ad esempio, WhatsApp permette di inviare file anche con il desktop mirroring. Con Signal questo non è possibile. Su quest’ultima app, inoltre, non è possibile mandare messaggi a più contatti contemporaneamente, cosa che con l’app dell’azienda di Facebook è invece possibile. Su Signal, si trova però una funzionalità “Note Personali” che può tornare utile in determinate occasioni. Signal permette di inoltreare chiamate vocali in modo tale che l’identità dell’ut3ente rimanga nascosta. Signal permette anche di abilitate una tastiera in incognito e cancellare i vecchi messaggi in un colpo solo. Insomma, se Signal si concentra di più sui termini della sicurezza, è possibile dire che WhatsApp permette molte funzionalità pratiche e utili.  

La gestione delle due app

WhatsApp è di proprietà di Facebook, la società di Mark Zuckerberg. Lo scopo iniziale dei fondatori Jan Koum e Brian Acton era quello di realizzare un’app nel rispetto della privacy degli utenti. I due fondatori, Acton sembrano essersi allontanati dalla società di Zuckerberg. In particolare Acton si era addirittura schierato contro Facebook nello scandalo Cambridge Analytica. È proprio Brian Acton che, con Moxie Marlinspike, gestisce la fondazione di Signal.

Il verdetto Signal vs WhatsApp

Come si è detto prima, se Signal offre più disposizioni in termini di privacy, WhatsApp ha un punto forte nelle funzionalità. Se quindi si tiene particolarmente alla privacy, è possibile provare Signal se, invece, si ha una maggiore preferenza nelle funzionalità, WhatsApp è adatta, e ha comunque una crittografia E2E.


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