L’idea che Mark Zuckerberg propone alla Ray-Ban si chiama Ray-Ban Stories: la prima linea di occhiali firmata per gli influencer.
Ray-Ban Stories: che occhiali sono?
Non è la prima volta che Zuckerberg prende in prestito idee da altre aziende tecnologiche e, sfruttando la sua enorme piattaforma globale e la sua esperienza nella creazione di app appiccicose, porta quelle idee nel mainstream. Un esempio proviene da Snapchat, le cui storie sono diventate di ispirazione per Instagram. Negli ultimi anni Zuckerberg si è detto convinto che “una fotocamera sarà il modo principale per condividere”. Anche se si tratta di una collaborazione tra due marchi riconoscibili a livello globale, questi sono gli occhiali di Facebook. E si tratta del primo pezzo di tecnologia indossabile di Facebook progettato per un uso occasionale, e non solo per applicazioni VR specializzate. Gli occhiali della linea Ray-Ban Stories consentono infatti di scattare foto e fare video, condividere sui social, ascoltare musica e rispondere alle telefonate.
Ray-Ban Stories: la tecnologia del futuro
Gli occhiali della linea Ray-Ban Stories vanno oggi in vendita per 299 dollari. Facebook ha realizzato un paio di occhiali intelligenti, anche se non sono veri occhiali AR, che le persone potrebbero effettivamente voler indossare. Giaia Rener, Global Brand Director di Ray-Ban, li descrive persino come “i primi occhiali intelligenti che vorrai indossare”. L’obiettivo finale dei produttori di wearable-tech è quello di sviluppare qualcosa all’intersezione del comfort, invisibilità e acquisizione di dati. Grazie a questa linea di occhiali non avremo nemmeno bisogno di tirare fuori il telefono per immortalare un momento.
Telecamere e connettività
Gli occhiali hanno telecamere e connettività wireless, ma per il resto sono un paio di comuni Wayfarer. Pesano circa 49,3 grammi. Il peso è distribuito bene e la tecnologia di cui sono dotati non è di impaccio. Le stanghette sono leggermente più larghe del normale. Hanno un pulsante di acquisizione, un array di tre microfoni, due piccoli altoparlanti e un pannello a sfioramento. Sulla parte anteriore ci sono due fotocamere da 5 megapixel, oltre a una spia LED appena visibile che consente alle persone di sapere che chi le indossa sta registrando.