Passaporto vaccinale, negli Stati Uniti è già realtà

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Se ne sta parlando da molto tempo, qualcuno è d’accordo, qualcuno ritiene che sia una violazione della privacy. Una cosa è certa: negli Stati Uniti il passaporto vaccinale è già realtà.

Passaporto vaccinale, in cosa consiste?

La fonte è USA Today, e si riferisce allo stato di New York: quest’ultimo ha lanciato un Excelsior Pass digitale. Questo permetterà agli utenti di dimostrare di avere ricevuto il vaccino oppure di essere risultati negativi ad un tampone fatto di recente. Si può utilizzare il portafoglio virtuale del proprio telefono, su Android o iOS; oppure una stampa con un codice QR, per dimostrare di essere al sicuro.


Codice QR come scansionarlo su Android


Quando verrà introdotto

I tempi sono stretti: si parla già del 2 aprile per il Madison Square Garden, e seguirà il Times Union Center di Albany. L’Excelsior Pass potrà essere utile per entrare in luoghi piccoli, per poter aumentare la frequenza di eventi con catering: i matrimoni, ad esempio. In ogni caso, i funzionari statali hanno già fatto sapere che il Pass sarà su base assolutamente volontaria, sia per le imprese che per il pubblico. Hanno inoltre sottolineato che le app alimentate da IBM non memorizzano né tengono traccia dei dati sensibili, e che blockchain e crittografia contribuiscono alla protezione degli stessi.

Sfide importanti

Ci sono ancora, naturalmente, delle questioni da definire. Una di queste è un uso coerente del Pass tra le sedi, e garantire che sia riconosciuto in tutti gli Stati. Inoltre, anche se non è strettamente necessario possedere un telefono per ottenerlo, l’eventualità di utilizzo del codice QR potrebbe lasciare fuori chi non ha un computer e/o una stampante. Non è tutto: non esiste alcun collegamento diretto tra biglietti e abbonamenti, e questo comporta che non si possa dimostrare di essere vaccinati nel momento in cui i posti vengono acquistati.

Passaporto vaccinale, una questione etica

Come era logico pensare, non tutti sono d’accordo. L’Excelsior Pass è sicuramente sicuro ed affidabile, ma alcune persone sono contrariate all’idea di dover divulgare i propri dati medici solo per poter partecipare ad un evento. E non basta: anche se come detto non sono obbligatori, potrebbero diventarlo se si desidera essere presenti ad eventi particolari della vita pubblica quando ancora la pandemia circola nel mondo. La tecnologia, però, può anche aiutare alcune aziende a riprendersi, aziende che altrimenti potrebbero dover limitare le loro capacità o addirittura rimanere chiuse.

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