La crittografia end-to-end protegge i criminali?

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La NSPCC, National Society for the Prevention of Cruelty to Children, sembra esserne sicura: la crittografia protegge i criminali, non i bambini. Questo il tema del messaggio rimandato da Sky News: ma vediamo perché.

La crittografia non è sicura?

“Le proposte di estendere la crittografia end-to-end alle piattaforme di messaggistica significano che stanno essenzialmente mettendo una benda su sé stessa” ha dichiarato Andy Burrows, capo della NSPCC. “Il social network non sarà più in grado di identificare le immagini di abusi sui minori che vengono condivise sul suo sito o il grooming che ha luogo sul suo sito. Perché gli autori di abusi saranno in grado di operare impunemente. Quindi non solo gli attuali livelli di abuso passeranno in gran parte inosservati, ma è altamente probabile che ne vedremo di più”.


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La parola a ConnectSafely

L’organizzazione senza scopo di lucro fondata da Larry Magid è invece di parere contrario. “Alcuni temono che la crittografia renderà più difficile per le Forze dell’Ordine tenerci al sicuro, ma temo che la sua mancanza renderà invece più difficile per tutti, bambini compresi, stare al sicuro” ha spiegato Magid. “Inoltre, anche i dispositivi con password complesse non sono necessariamente a prova di hacker, motivo per cui è importante che siano crittografati”.

L’opinione dell’Unicef

“Non c’è dubbio che l’abuso sessuale sui minori possa ed è facilitato da Internet, e che la crittografia end-to-end delle piattaforme di comunicazione digitale sembra avere notevoli inconvenienti per lo sforzo di porre fine all’abuso e allo sfruttamento dei bambini. Ciò include rendere più difficile identificare, indagare e perseguire tali reati. I bambini hanno il diritto di essere protetti dall’abuso e dallo sfruttamento ovunque si verifichino, anche online. E gli Stati hanno il dovere di adottare misure per garantire una protezione e una risposta efficaci, compreso il sostegno alla guarigione e alla giustizia. Allo stesso tempo, la crittografia end-to-end di default su Facebook Messenger e altre piattaforme significa che ogni persona, bambino o adulto, riceverà uno scudo tecnologico contro le violazioni del proprio diritto alla privacy e alla libertà di espressione” ha fatto sapere l’Unicef.

Disegno di legge

Questa linea sottile, nel Regno Unito, potrebbe arrivare a spingere la legislazione a diminuire la crittografia end-to-end, traducendosi in minore sicurezza per i più giovani. Rimane pur vero però che la presenza di questa tecnologia, a oggi, non sta portando ad un maggior afflusso di pedopornografia online. In fondo, Facebook segnala migliaia di immagini illegali l’anno: è quindi improbabile che un’eventuale disegno di legge atto ad eliminarla possa cambiare molto.

Il ruolo delle Forze dell’Ordine

Per concludere, ricordiamo che usiamo tutti la crittografia, e che avere accesso a questa funzione non ci porta automaticamente ad essere criminali. Quando alle Forze dell’Ordine, avranno ancora molte frecce al loro arco per impedire certi traffici di immagini illecite. Del resto, anche organizzazioni come l’FBI riescono a scoprire e sequestrare i siti di pornografia infantile nel dark web. E questo a prescindere da questo tipo di tecnologia.

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