Dal 12 novembre l’accesso ai siti pornografici in Italia non sarà più “one click”. L’AGCOM introduce l’obbligo di verifica dell’età per chiunque voglia entrare su piattaforme con contenuti per adulti. Obiettivo dichiarato: tenere i minori lontani dal porno online.
Come funzionerà
- Terza parte certificata: prima di entrare nel sito, l’utente dovrà passare da un soggetto accreditato (banca, operatore telefonico o identity provider autorizzato) che conferma solo la maggiore età.
- Codice di accesso: completato il controllo, si ottiene un token/codice da usare sul portale desiderato.
- Doppia anonimizzazione: il sito per adulti non saprà chi sei, solo che sei maggiorenne; la terza parte non saprà dove entri. I due mondi non si incrociano.
Chi è interessato e quali sanzioni
- L’obbligo riguarda circa 50 piattaforme note (tra cui servizi molto popolari).
- In caso di inadempienza i gestori rischiano multe fino a 250.000 euro.
Perché ora
L’Italia si allinea a una tendenza europea che chiede meccanismi forti di protezione dei minori. Esperienze analoghe all’estero hanno già avuto impatti significativi sul traffico dei siti coinvolti.
Cosa cambierà per gli utenti
- Un passaggio in più: niente più accesso diretto; servirà il check iniziale tramite terza parte.
- Privacy by design: l’identità dell’utente resta separata dall’indirizzo del sito.
- Abitudini a rischio deviazione: come già visto altrove, qualcuno potrebbe spostarsi su canali alternativi o provare ad aggirare i blocchi.
Le domande ancora aperte
- Usabilità: il flusso sarà davvero rapido e comprensibile per tutti?
- Sicurezza dei dati: i provider di identità gestiranno volumi maggiori; serviranno standard elevati e audit continui.
- Efficacia reale: quanto questa misura ridurrà davvero l’esposizione dei minori e quanto, invece, sposterà semplicemente il problema altrove?
In sintesi
La misura introduce un compromesso: più frizione all’ingresso in nome della tutela dei minori, con un’architettura che promette anonimato reciproco tra chi controlla l’età e chi ospita i contenuti. L’esito dipenderà dall’implementazione tecnica e dalla collaborazione dei player: se il processo sarà fluido e sicuro, potrà diventare un modello; se risulterà macchinoso, rischia di alimentare scorciatoie e abitudini meno trasparenti.



