Google vs Microsoft: tutta colpa della pubblicità

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Inserzioni pubblicitarie e algoritmi che agevolano il lavoro di Google, sono la causa della fine della tregua tra il colosso californiano e Microsoft. La pace tra le due concorrenti tecnologiche sembra ormai appartenere al passato: gli interessi per i “finti sorrisi”, sono troppo alti. Google vs Microsoft: è guerra?


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Google vs Microsoft: è guerra?

Chiamarla guerra è forse esagerato, certo è però che i rapporti che intercorrono tra Google e Microsoft non sono idilliaci. I due colossi americani della tecnologia avevano raggiunto un accordo di pace nel 2016, patto che ora ha valenza nulla dato che ci sono stati problemi di cooperazione tra le due parti. I motivi per cui l’accantonamento di tutte le beghe è venuto meno, sono da ricercare negli interessi pubblicitari: in particolare le inserzioni, e negli algoritmi che agevolerebbero Google, portandogli quindi più “clienti”. Così facendo, gli altri attori del mercato tecnologico, tra cui anche Microsoft andrebbero a perdere visibilità nei confronti del gigante di Mountain View.

Brad Smith: “Google e le orecchie da mercante”

Oltre a Microsoft, Google toglie visibilità anche a Bing che quasi non può concorrere con il suo “sfidante”: propone infatti delle funzioni che comparate a quelle proposte dall’azienda californiana, non convengono. Cosa fare quindi? Al momento l’unica cosa certa è che tra le due aziende la tensione è palpabile. Il presidente di Microsoft, Brad Smith, sulla questione ha detto: “Abbiamo sollevato le nostre preoccupazioni con Google, ma loro hanno appena fatto orecchie da mercante”. Per ora non sembra esserci alcun punto d’incontro tra le due parti.

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