Google e Fitbit: un matrimonio con condizioni

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Google e Fitbit

L’anno scorso si stava concretizzando l’acquisizione di Fitbit da parte di Google. Ma da Bruxelles arrivò uno stop. Oggi Margrethe Vestager ,dal 2014 è il commissario europeo per la concorrenza, assicura che gli impegni di Google attraverso l’acquisizione di Fitbit garantiranno comunque un mercato aperto e competitivo.

La UE ha quindi finalmente approvato l’acquisizione di Fitbit da parte di Google. Ma subordinata al pieno rispetto di una serie di condizioni. Tutte gravitano attorno ai dati e al supporto Android per dispositivi concorrenti. In particolare le condizioni determineranno come Google può utilizzare i dati raccolti. Ma anche come sarà salvaguardata l’interoperabilità con Android e come gli utenti potranno continuare a condividere i dati sulla salute se lo desiderano. Bruxelles un anno fa ha subito manifestato timori per l’acquisizione di Fitbit da parte di Google. Attraverso questi “monitor” di salute è possibile acquisire e utilizzare milioni di dati. Per questo sono state necessarie alcune condizioni da parte di Google che possa mantenere “aperto” il sistema per la concorrenza e non ne faccia un uso specifico nel caso l’utente conceda la condivisione.

Google e Fitbit con una miniera du dati

La Commissione Ue non è stata subito convinta in merito a questa acquisizione. Esisteva una preoccupazione riguardo a dati generati dagli utenti di Fitbit e della possibilità che andassero a incrementare il già vasto patrimonio di dati in possesso di Google. La società di Mountain View aveva da subito precisato che i dati provenienti da Fitbit non saranno usati per fini pubblicitari e che lo scopo dell’acquisizione erano solo i prodotti.

Google ha ancora bisogno dell’approvazione degli Stati Uniti. Forse è l’ostacolo più grande. Sia il Dipartimento di Giustizia che diversi Stati, infatti, stanno facendo causa a Google per presunte violazioni delle leggi antitrust. Anche se in questo caso si tratta di problemi di annunci e ricerca. Google potrebbe comunque avere difficoltà a convincere le autorità di regolamentazione americane su questa nuova acquisizione quando ci sono già preoccupazioni per un consolidamento del potere.

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