Birdwatch: Twitter mette al bando le fake news

Twitter con Birdwatch punta a coinvolgere attivamente l'utenza che potrà segnalare quei post o contenuti che potrebbero contenere informazioni fuorvianti o fake news. Il progetto pilota è già partito.

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Prosegue la battaglia di Twitter contro la disinformazione che circola sui social network. La società statunitense si è da poco dotata di un nuovo strumento che le permetterà di avviare un ulteriore giro di vite sui contenuti poco veritieri o fuorvianti. Si chiama Birdwatch e, nel nome, richiama proprio l’uccellino simbolo della piattaforma che questa volta avrà il compito di “guardare”, “osservare”. Il meccanismo di controllo si basa sul contributo degli utenti del sito che potranno segnalare il materiale e i post che riportano e cercano di diffondere fake news.

Il progetto pilota è già partito su base volontaria e in questa fase coinvolge un ristretto numero di persone. Queste sono state selezionate tra coloro che risultano particolarmente affidabili, e tra i requisiti richiesti ci sono un numero di telefono e un indirizzo email reali e riscontrabili. Gli utenti selezionati possono segnalare a Twitter i contenuti che gli risultano “sospetti”. Le annotazioni andranno a confluire verso un altro sito, anche se l’azienda americana spera al più presto di rendere visibili e pubbliche queste utili annotazioni.

Keith Coleman, vicepresidente per il prodotto di Twitter, nel parlare dell’iniziativa Birdwatch ha affermato che i responsabili del social network ritengono che questo nuovo strumento “abbia il potenziale per rispondere rapidamente alla diffusione di informazioni fuorvianti”. Ha proseguito anticipando che prossimamente la piattaforma cercherà di rendere fruibile ad una fetta più ampia di utenza questa funzione perché in questo modo sarà possibile portare avanti la battaglia contro le fake news in maniera più efficace e precisa.

Primi riscontri positivi per Birdwatch

Coleman ha spiegato che l’esordio di Birdwatch lascia ben sperare. Il dirigente ha rivelato che è già stato chiesto il parere di circa 100 persone sul nuovo strumento per contrastare la disinformazione, e i commenti sono stati tendenzialmente tutti positivi soprattutto perché così si potrà dare un ulteriore freno alla piaga delle informazioni fasulle che circolano sui social network.

Ovviamente questa innovativa funzione non è esente da problemi e preoccupazioni. L’azienda americana non ha nascosto che ci sono diverse difficoltà nell’arrivare all’obiettivo di avere un funzionamento del tutto efficace di Birdwatch, anche perché potrebbero verificarsi dei tentativi di manipolazione da parte degli iscritti che non sono poi così affidabili o neutrali. Ad ogni modo, questo rappresenta un ulteriore passo in avanti del social dei “cinguettii” nella sua lotta per stroncare le fake news.

Ricordiamo che all’inizio del mese Twitter è balzato agli onori della cronaca perché, dopo l’assalto al Congresso USA del 6 gennaio, ha provveduto a bannare il profilo ufficiale di Donald Trump. Un intervento che ha scatenato anche polemiche e accuse da parte di coloro che si sono detti preoccupati dall’eccessivo potere di controllo raggiunto ormai dalla rete e dai social network. Sulla questione è intervenuto anche Jack Dorsey, fondatore della piattaforma. Questi, dopo aver ribadito che è stato “giusto” oscurare l’account di Trump, ha comunque evidenziato che bisogna stare attenti perché può crearsi un precedente pericoloso.

Twitter verso l’acquisto di un’app per podcast

La sfida a qualsiasi forma di disinformazione ha portato Twitter a mettere al bando altri profili “famosi”. Ad esempio, di recente è stato bloccato quello di Mike Lindell, amministratore delegato dell’azienda di cuscini MyPillow, perché aveva diffuso dei sospetti infondati e non documentati sul risultato delle recenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti. In precedenza erano stati bloccati gli account di Roger Stone e Stephen Bannon. Ed ora l’impegno del social network nel contrastare le fake news si arricchisce di Birdwatch, un progetto che tende anche a responsabilizzare di più gli utenti e a renderli partecipi di questa importante iniziativa.

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