Nasa lander: parte il nuovo progetto lunare

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Si aggiunge un nuovo tassello alla vicenda del lander lunare per le missioni Artemis che riporteranno l’umanità sulla Luna. Tutto si era fermato quando Blue Origin aveva protestato contro l’assegnazione a SpaceX che si era dimostrata tra le migliori tecnicamente ma soprattutto la meno costosa. Ora la Nasa ha ripreso l’operazione per mettere di nuovo i piedi sopra la casa lunare. Conosciamo il lander della Nasa con precisione.


Sonificazione dei dati: il progetto della NASA


Nasa lander: perché il progetto si era bloccato?

La società di Elon Musk aveva visto approvarsi due iniziative ma poi un riesame delle proposte anche in termini di fattibilità economica a carico del Government Accountability Office ha bloccato il tutto.  In queste ore la NASA ha annunciato un nuovo passo avanti nello studio di un lander lunare per le missioni dopo Artemis III. Atemis I servirà solo come un lancio di prova per testare NASA SLS mentre Artemis II avrà un equipaggio a bordo ma non scenderà sul suolo lunare. Sarà la missione Artemis III la vera protagonista del ritorno sulla Luna. Per riuscirci però sarà necessario un lander lunare perché non ci sarà una struttura simile al Lunar Excursion Module (LEM) attaccata alla capsula Orion.

Nasa: la luna sarà la nuova frontiera

Inoltre la NASA anche per abbattere i costi di sviluppo ha pensato di indire una vera e propria competizione per cercare il miglior rapporto tra sviluppo tecnico e prezzo per singola missione. L’agenzia spaziale vuole però fare in modo che ci sia una presenza umana stabile sulla Luna. Per questo servirà un utilizzo del lander con cadenza ravvicinata e non soluzioni “usa e getta” come per il LEM delle missioni Apollo.

Nasa lander: che cosa sta succedendo?

Con la proposta intitolata “Sustainable Human Landing System Studies and Risk Reduction” si sta quindi puntando a progetti che assicurino un rischio ridotto sia in termini tecnologici che ingegneristici. “Prima di aprire la candidatura per il trasporto lunare spaziale commerciale su base ricorrente, la NASA chiede alle aziende statunitensi di affinare i concetti HLS e le misure di sicurezza” si legge nel comunicato. Le società che risulteranno essere le migliori, aiuteranno l’agenzia a migliorare le richieste per i servizi di trasporto dal Lunar Gateway fino al suolo lunare e ritorno. I privati saranno quindi incentivati a sviluppare sistemi HLS per le missioni dopo Artemis III collaborando anche con gli esperti della NASA.

Che cosa ha detto Kathye Lueders?

Kathy Lueders (amministratore associato della NASA per l’HLO) ha dichiarato “siamo un altro passo avanti per dimostrare, ancora una volta, che la NASA è leader globale nell’esplorazione dello Spazio. La nostra presenza sulla Luna ispirerà la prossima generazione di scienziati, ingegneri ed esploratori a compiere passi da gigante”. Le società saranno premiate in base al raggiungimento degli obiettivi, con un massimo di 45 milioni di dollari ciascuna. Nel corso del 2022 ci sarà la possibilità per l’agenzia spaziale di iniziare a cercare le soluzioni più idonee per il programma HLS. Le cifre in gioco almeno per singolo contratto sono inferiori a quelle stabilite per Artemis III: in quel caso si parla di 2,9 miliardi di dollari.

Pagina Twitter Nasa: https://twitter.com/nasa

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