Christchurch e la trappola della radicalizzazione di YouTube e Facebook. YouTube e Facebook insieme ad altre piattaforme di social media sono state fondamentali per catturare il terrorista. L’uomo che ha ucciso 51 fedeli in un attacco del marzo 2019 a due moschee della Nuova Zelanda.
YouTube e Facebook: elemento di indagine?
Secondo il rapporto, pubblicato questa settimana, il terrorista ha guardato regolarmente contenuti estremisti online. I contenuti erano stati donati donati a organizzazioni come The Daily Stormer, un sito della supremazia bianca, e l’estrema destra Freedomain.
La dichiarazion
“L’individuo ha affermato di non essere un frequentatore assiduo dei siti di estrema destra. YouTube era, per lui, una fonte di informazioni e ispirazione molto più significativa”, afferma il rapporto. Questo è tutto, ma dimostra il fatto che quando la tecnologia è messa al servizio della collettività diventa un bene prezioso. Siamo difronte ad un grande cambiamento nel concepire le indagini, soprattutto quando si tratta di terrorismo. Esperti di tutto il mondo si collegano e comunicano con grande facilità. Questo porta a sgominare situazioni che in passato sarebbero state difficili da risolvere.
La moderazione dei contenuti online: Facebook, Pornhub e Peloton
