Google e Facebook sono stati accusati di non riuscire a contrastare le pubblicità false. Un sondaggio ha mostrato che il 34% delle vittime di truffe ha affermato che gli annunci falsi non sono stati rimossi da Google dopo averli segnalati. Inoltre il sondaggio evidenzia che quasi la metà degli intervistati ha affermato di non aver nemmeno segnalato la truffa alla piattaforma. La ragione principale è che non credevano che la piattaforma avrebbe rimosso l’annuncio.
Di cosa sono stati accusati Google e Facebook?
Google e Facebook sono stati accusati di non essere riusciti a prendere provvedimenti per rimuovere annunci di truffe online, nonostante le segnalazioni di vittime di frodi. In un sondaggio condotto da Which?, un terzo (34%) delle vittime ha affermato che gli annunci di truffa non sono stati rimossi da Google dopo averli segnalati. Mentre il 26% delle vittime che hanno segnalato un annuncio di truffa su Facebook ha affermato che la società non ha rimosso l’annuncio. Which? ha detto che alle piattaforme online dovrebbe essere attribuita la responsabilità legale per impedire che annunci falsi e fraudolenti appaiano sui loro siti al fine di costringerli a intraprendere ulteriori azioni. Ha invitato il governo a includere tale decisione nell’ambito della proposta di legge sulla sicurezza online.
Cosa rivela il sondaggio?
Il sondaggio ha anche evidenziato bassi livelli di coinvolgimento con i processi di segnalazione delle truffe sulle piattaforme online. Il 43% delle persone truffate da un annuncio online hanno affermato di non aver nemmeno segnalato la truffa alla piattaforma che lo ospita. La ragione principale di ciò è che non credevano che la piattaforma avrebbe rimosso l’annuncio. Il sondaggio ha inoltre mostrato che il 51% degli utenti di motori di ricerca ha dichiarato di non sapere come segnalare annunci sospetti che appaiono nei loro elenchi di ricerca. Mentre il 35% degli utenti dei social media ha detto di non sapere come segnalare un annuncio sospetto.
Le dichiarazioni di Adam French
Adam French, esperto dei diritti dei consumatori, ha dichiarato. “La nostra ultima ricerca ha messo in luce difetti significativi con l’approccio reattivo adottato dai giganti della tecnologia, tra cui Google e Facebook, in risposta alla segnalazione di contenuti fraudolenti, lasciando le vittime esposte in modo preoccupante a truffe. Which? ha lanciato un servizio di allerta truffa gratuito per aiutare i consumatori a familiarizzare con le ultime tattiche utilizzate dai truffatori. Non c’è dubbio che i giganti della tecnologia, le autorità di regolamentazione e il governo devono fare di tutto per impedire che le truffe fioriscano”. Ha poi aggiunto: “Alle piattaforme online deve essere attribuita la responsabilità legale di identificare, rimuovere e prevenire contenuti falsi e fraudolenti sui loro siti. Il motivo per includere le truffe nel disegno di legge sulla sicurezza online è evidente e il governo deve agire ora”.
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