Making Authentic Friendships: amarsi e amare

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Making Authentic Friendships

L’amore è un sentimento dalle infinite sfumature. Lo si promuove come il collante della nostra società odierna. Elevandolo all’ennesima potenza. Addirittura, si tende a guardare l’amore come una meta. Come un passo da compiere all’interno nel ciclo vitale. Eppure, i conti non tornano. Come potrebbe un sentimento non sempre così inclusivo rappresentare il compimento di un’esistenza? Per venire incontro a quest’evenienza, ecco che nasce l’applicazione “Making Authentic Friendships”.

Che cos’è “Making Authentic Friendships”?

Pensiamo alla logica del primo appuntamento. Due persone s’incontrano. Parlano. Non si limitano a osservare il soggetto che hanno di fronte. Ne ammirano le caratteristiche. S’instilla un gioco di sguardi e di gestualità. Sempre diverse, ma in qualche modo comunque uguali e ripetitive. Quest’analisi conoscitiva sembra potersi considerare una sorta di prova. Si cerca di capire se l’individuo accanto al quale ci troviamo è apprezzabile ai nostri occhi. Tuttavia, non ci si può limitare esclusivamente a quest’organo di senso. Non è la fisicità che fa la coppia. Piuttosto, sono due famose R: rispetto e razionalità. E di certo, non sono gli occhi a poter scovare queste peculiarità. Il fatto di considerare l’esteriorità come la base di un rapporto, non fa che generare confusione. Chi si sente debole da questo punto di vita percepirà l’amore come un sentimento discriminatorio. Riservato solo a coloro la cui salute fisica li/le assiste.

Ed ecco che si ritorna al solito cliché. Rincarato da mille applicazioni che mostrano gli/le utenti nelle loro caratteristiche psicofisiche. Come se scorredo la pagina si sfogliasse il menù di un ristorante. Siamo nel 2021. I tempi stanno cambiando. Dobbiamo cominciare a capire che la costruzione di una relazione non si basa su particolarità semplicistiche. “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”, affermava il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Niente di più vero. Gli occhi sono le lenti che ci permettono di vedere il mondo. Tuttavia, è con la mente che lo guardiamo. È proprio su questo principio che si basa l’applicazione Making Authentic Friendships. Non si costruisce sul concetto fasullo di perfezione. Bensì, sul fatto che ogni essere umano sia dignitoso di essere amato. Nonché capace di amare. E una disabilità fisica non compromette questo scenario.

Come nasce quest’applicazione?

Juliana Fetherman è una ragazza di ventidue anni. Suo fratello soffre di alcuni disturbi dello spettro autistico. Osservando da vicino il suo mondo, Juliana realizza un fatto tanto reale quanto triste. La sua condizione lo esclude dal circostante sociale. Lui, accolto da un mondo apparentemente capace e volenteroso di donargli qualsiasi cosa, si ritrova a fare i conti con una sfumatura di verità. Raramente le persone riescono a vedere col cuore, come ci suggerisce di fare il Piccolo Principe. Esse si soffermano sull’esteriorità. Esitano a comprendere. Si spaventano a un accenno di diversità. Nonostante sia facile riempirsi la bocca di belle parole, agire in maniera effettiva è ben diverso. Ecco perché Juliana Fetherman mette a punto Making Authentic Friendships. Al fine che persone con necessità e problematiche particolari possano conoscersi. Stringendo amicizia. E facendosi forza in un pianeta che sembra lasciarli nell’ombra ogni giorno.

Il diritto di amare

La finalità di quest’app non è quella di creare un universo esclusivo per gli/le utenti. Non si tratta di escludere queste persone dalla realtà. Lo scopo è quello di creare un approccio sano. Sia a livello personale che sociale. Rafforzando il rapporto con se stessi e con chi soffre di problematiche simili alle nostre, non fa che rafforzarci. Ci fa sentire meno soli/e. Donandoci il potere di vivere ogni giorno con determinazione. Cominciando a percepire la disabilità non come un limite. Piuttosto, come una caratteristica. Dignitosa e meritevole di essere amata. È facile amare due occhi luminosi due labbra sorridenti. Non lo è altrettanto restare accanto a due occhi lucidi e alla difficoltà di alzarsi la mattina. È proprio in questo che consiste l’amore. Nel provare questo sentimento incondizionatamente. A prescindere dai limiti e dai problemi. Facendo leva sulla mente. E mettendo a tacere la congetture umane che ci frenano.


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