Il Giappone prevede di emanare una legge nel 2024 che potrebbe multare Apple e Google

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Apple: in arrivo nuova funzionalità per iPhone e Watch

La Fair Trade Commission giapponese potrebbe multare alcune grandi multinazionali che non consentono l’accesso agli app store di terze parti.

Nelle ultime settimane, Apple è stata oggetto di indagini governative o è stata al centro di lettere inviate a varie agenzie governative per chiedere l’avvio immediato di un’indagine legale. Queste azioni legali si sono svolte per lo più in Europa o negli Stati Uniti.

Ma mercoledì è arrivata la notizia che anche il Giappone si sarebbe unito a questo club: Sembra che il governo giapponese possa emanare una legge per costringere Apple e Google a consentire alternative ai rispettivi app store. Secondo NikkeiAsia, “il piano prevede di consentire alla Japan Fair Trade Commission di imporre multe per le violazioni… le sanzioni ammonterebbero generalmente a circa il 6% dei ricavi ottenuti dalle attività problematiche”. L’organo di informazione finanziaria ha anche sottolineato che le leggi non sono rivolte alle aziende giapponesi, ma solo alle “imprese multinazionali”.

Sembra che i regolamenti siano ancora in fase di elaborazione e che saranno finalizzati in primavera. NikkeiAsia afferma che attualmente le leggi si concentrano principalmente su quattro aree: app store e pagamenti, ricerca, browser e sistemi operativi.

Apple ha una strategia per affrontare le leggi antitrust internazionali?

La notizia che il Giappone sta elaborando una legislazione antitrust di questo tipo segue mesi di altre azioni legali contro Apple che hanno avuto luogo in altre parti del mondo all’inizio dell’anno:

Apple ha presentato ricorso contro la decisione della U.S. International Trade Commission, che ha vietato le importazioni dell’Apple Watch Series 9 e dell’Apple Watch Ultra 2. Apple ha anche chiesto una sospensione d’emergenza del divieto di questi due orologi.
La scorsa settimana, negli Stati Uniti, più di una dozzina di gruppi di sostenitori del settore tecnologico hanno inviato una lettera al Dipartimento di Giustizia chiedendo un’indagine antitrust su Apple.
A settembre, la Commissione europea ha ritenuto Apple un “gatekeeper”, denominazione che Apple contesta, ai sensi del Digital Markets Act.
A settembre, un articolo del Wall Street Journal ha riportato che la Cina ha vietato l’uso dell’iPhone ai funzionari governativi al lavoro.

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