Microsoft ha aggiornato i termini di utilizzo per i consumatori. Ha aggiunto un nuovo paragrafo sui servizi di intelligenza artificiale che afferma, tra l’altro, che il gigante tecnologico può memorizzare i dati delle chiamate per un uso successivo.
Nel nuovo paragrafo sui servizi di intelligenza artificiale, in vigore dal 30 settembre, Microsoft spiega come affronta le questioni difficili relative all’intelligenza artificiale generativa. Ad esempio, viene spiegato cosa fa l’azienda con le informazioni che gli utenti finali forniscono al chatbot Bing.
Cinque nuove politiche
A tal fine, Microsoft introduce cinque nuove politiche. La prima riguarda il reverse engineering. I servizi di intelligenza artificiale del gigante tecnologico non possono essere utilizzati per scoprire i componenti sottostanti dei suoi modelli, algoritmi e sistemi.
Per quanto riguarda l’estrazione dei dati, a meno che non sia consentito, gli utenti non possono utilizzare metodi di web scraping, web harvesting o web data extraction per estrarre dati dai servizi di intelligenza artificiale di Microsoft.
Gli utenti non possono neppure utilizzare i servizi di IA e i dati da essi estratti per creare, addestrare o migliorare altri modelli di IA. Gli utenti delle offerte di intelligenza artificiale di Microsoft sono inoltre responsabili di qualsiasi rivendicazione da parte di terzi in relazione all’uso di tali applicazioni.
Memorizzazione delle interazioni
Una parte fondamentale dei nuovi termini, tuttavia, riguarda l’utilizzo dei dati e dei contenuti da parte del gigante tecnologico. A tal fine, il gigante tecnologico dichiara di elaborare e memorizzare tutti gli input degli utenti nei suoi servizi, come ad esempio le richieste di Bing Chat. Anche le risposte dei servizi vengono memorizzate.
Il motivo è che Microsoft vuole utilizzare le informazioni per monitorare i servizi e prevenire usi dannosi e risultati dannosi. La tecnologia non specifica un periodo di conservazione per questi dati particolari.