Steam vieta sulla sua piattaforma i giochi che consentono scambio di NTF e criptovalute, oppure che utilizzano la tecnologia blockchain. Cosa succederà ai giochi come Age of Rust? Epic Games apre invece ai giochi basati su blockchain.
Steam vieta giochi che scambiano criptovalute?
Steam ha cambiato le proprie linee guida. Nelle nuove linee ha istituito un ban per i giochi che includono la possibilità di scambiare NTF o criptovalute, oppure che utilizzano la tecnologia blockchain. Valve, la società dietro Steam, sembra aver aggiunto silenziosamente la nuova regola giovedì, secondo Internet Archive. Finora la società non ha spiegato il motivo del divieto.
Si tratta di una presa di posizione inaspettata per la piattaforma Valve. Dopo l’entrata in vigore delle nuove linee guida, la situazione si è fatta difficile per i giochi disponibili su Steam che utilizzano NTF o criptovalute. Tali giochi dovranno decidere se rivedere la propria formula, abbandonare la piattaforma o attendere eventuali ripensamenti da parte di Valve. È il caso, ad esempio, di Age of Rust, un gioco che deve essere ancora rilasciato che utilizza la tecnologia blockchain e gli NFT della piattaforma Enjin, mettendoli in palio per i giocatori sotto forma di achievement. Stream non vuole titoli che permettono di acquisire o scambiare oggetti virtuali che abbiano un valore nel mondo reale. “Il punto di vista di Steam è che gli articoli hanno valore e non consentono articoli che possono avere un valore reale sulla loro piattaforma. Pur rispettando la loro scelta, credo fondamentalmente che gli NFT e i giochi blockchain siano il futuro”, ha affermato Age of Rust in un tweet.
Epic Games dice si alla tecnologia blockchain
Epic Games apre invece ai giochi basati su blockchain. Il CEO Tim Sweeney ha affermato: “Epic Games Store darà il benvenuto a giochi che fanno uso delle blockchain a patto che seguano le leggi del caso, siano trasparenti e abbiamo un corretto rating per indicare alle persone di quali età si rivolgono. Come tecnologia, le blockchain sono solo dei database di transazioni con un modello di business decentralizzato che incentiva a investire nell’hardware per espandere le capacità del database stesso. Questo è utile a prescindere dal fatto che un particolare uso abbia successo oppure no“.
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