Verizon vende Yahoo e AOL ad una società privata

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La notizia è arrivata lo scorso lunedì: Verizon ha venduto Yahoo e AOL alla società di private equity Apollo Global Management. L’accordo è ormai ufficiale, e la divisione media dopo la vendita (entro la fine dell’anno) sarà conosciuta proprio come Yahoo.

Qual è la storia di Verizon?

I due marchi in oggetto avevano vissuto un momento di stallo prima che Verizon li acquistasse. Questo è accaduto nel 2015 per quanto riguarda AOL (al prezzo di 4,4 miliardi di dollari), nel 2017 per Yahoo (4,5 miliardi), e rappresentava il tentativo dell’azienda di competere con giganti come Google e Facebook. Purtroppo le aspettative furono disattese, portando ad una serie di licenziamenti e ad una svalutazione dell’avviamento di circa 4,6 miliardi di dollari.


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Verizon Media

La divisione Yahoo/AOL , nota proprio come Verizon Media, è “una delle principali società mondiali di tecnologia e media”, ma non erano gli unici due marchi. Includeva infatti anche “aziende leader nel settore della tecnologia pubblicitaria e delle piattaforme multimediali”.

Parola al CEO

“Verizon Media ha svolto un lavoro incredibile nel ribaltare il business negli ultimi due anni e mezzo e il potenziale di crescita è enorme” ha spiegato Hans Vestberg, CEO dell’azienda. “La prossima interazione richiede pieno investimento e le giuste risorse. Durante il processo di revisione strategica, Apollo ha fornito la visione e la strategia più forti per la prossima fase di Verizon Media. Ho piena fiducia che Yahoo decollerà nella sua nuova casa”.

L’annuncio

“La vendita ad Apollo consentirà a Verizon Media di perseguire in modo aggressivo le aree di crescita e di beneficiare i suoi dipendenti, inserzionisti, partner editoriali e quasi 900 milioni di utenti attivi mensilmente in tutto il mondo” si può leggere nell’annuncio dell’azienda.

Scarsa concorrenza

Sembra però che la società Apollo non abbia incontrato molta concorrenza nella sua corsa all’acquisto. “Altri pretendenti in precedenza hanno mostrato interesse ad acquistare alcuni pezzi dell’unità media, che include siti Web come TechCrunch e Yahoo Finance, ma non erano disposti a fare un’offerta per l’intero portafoglio, secondo una persona che conosceva la questione” ha riferito il Wall Street Journal.

Quota societaria

Di rimando, Verizon ha fatto sapere che “manterrà una quota del 10% nella società, che sarà nota come Yahoo alla chiusura della transazione” ma anche che “la vendita è soggetta al soddisfacimento di alcune condizioni di chiusura e dovrebbe chiudersi nella seconda metà del 2021”. Inoltre, Verizon dovrebbe ottenere i suoi 5 miliardi di dollari da Apollo sotto forma di 4,25 miliardi in contanti e 750 milioni in interessi privilegiati.

Numeri di fatturato

Nel primo trimestre del 2021 i ricavi operativi totali di Verizon sono stati di 32,9 miliardi di dollari, e di essi 23,7 miliardi provenivano dalla sua divisione di telecomunicazioni wireless. Parliamo di un fatturato di 3,1 miliardi di dollari nel primo trimestre, per i suoi servizi di rete fissa FiOS.

I dati secondo il Wall Street Journal

Secondo un articolo della scorsa settimana, i 7 miliardi di fatturato della divisione Media dell’intero 2020 erano inferiori all’obiettivo della società, di fatturarne 10 entro lo stesso anno. Ma è pur vero che i ricavi di 2,3 miliardi nel quarto trimestre del 2020 sono aumentati dell’11,4% dall’acquisto di Yahoo, nel 2017. Nel primo trimestre del 2021 invece i ricavi sono stati di 1,9 miliardi, aumentati del 10,4% dal 2017.

Il declino di Yahoo

Nel momento della vendita Verizon è in ascesa con i propri ricavi, e afferma che “gli ultimi due trimestri dei risultati finanziari sono stati guidati da offerte pubblicitarie innovative, e-commerce dei consumatori, abbonamenti, scommesse e partnership strategiche”. Yahoo è in declino, ma Verizon in merito commenta che “è ancora la quarta proprietà Internet più visitata a livello globale”.

La parola ad Apollo Global Management

“Crediamo fermamente nelle prospettive di crescita di Yahoo e nei macro venti favorevoli che guidano la crescita dei media digitali, della tecnologia pubblicitaria e delle piattaforme Internet dei consumatori” ha spiegato David Sambur, Senior Partner e co-responsabile di Apollo. In ogni caso, il CEO di Verizon Media Guru Gowrappan manterrà il suo incarico anche dopo la vendita.

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