Google ha mostrato un nuovo sistema di intelligenza artificiale chiamato The Morning After in grado di creare immagini basate sull’input di testo. Il suo modello di diffusione Imagen creato dal Brain Team di Google Research e offre “un grado di fotorealismo senza precedenti e un profondo livello di comprensione del linguaggio”. Ma in questo momento non è accessibile e rimane nascosto agli utenti medi visto che è sponsorizzato come dovrebbe. La Tecnologia ci offre dei miglioramenti sempre più sorprendenti e coinvolgenti per una vita che ormai è veramente social.
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The Morning After: la nuova intelligenza artificiale
Questa non è la prima volta che vediamo modelli di intelligenza artificiale come questo dalle di Openai (e il suo successore) ha eseguito stregonerie simili, trasformando il testo in immagini. La versione di Google tuttavia, cerca di creare immagini più realistiche. I ricercatori hanno creato un benchmark e hanno chiesto agli esseri umani di valutare ogni immagine da una serie di IA. “Preferiscono Imagen rispetto ad altri modelli nei confronti affiancati, sia in termini di qualità del campione che di allineamento immagine-testo”, ha affermato Google.
Il problema delle immagini
Non è disponibile al pubblico e ci sono ragioni per questo. “I set di dati di questa natura spesso riflettono stereotipi sociali, punti di vista oppressivi e associazioni dispregiative, o comunque dannose, a gruppi di identità emarginati”, hanno scritto i ricercatori. Imagen ha ereditato i “pregiudizi sociali e i limiti dei modelli linguistici di grandi dimensioni” e può rappresentare “dannosi stereotipi e rappresentazione.” Il team ha affermato che l’IA codifica i pregiudizi sociali, inclusa la tendenza a creare immagini di persone con carnagioni più chiare e a collocarle in determinati ruoli di genere stereotipati. Il sistema potrebbe essere utilizzato per creare immagini sgradevoli per causare intenzionalmente offese. Il team potrebbe eventualmente consentire al pubblico di giocare con il modello per generare le nostre immagini, ma i ricercatori devono prima considerare una struttura e una sfida in sé.
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