Jedi Blue: accordo segreto tra Facebook e Google

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Dieci procuratori generali repubblicani, guidati dal Texas, affermano che le due società hanno concluso un accordo, denominata Jedi Blue, nel settembre 2018. Facebook ha accettato di non competere con gli strumenti pubblicitari online di Google in cambio di un trattamento speciale quando li ha utilizzati.

Come difendersi dall’antitrust americano?

Ennesima causa americana intentata da 38 stati a Google, accusata di manipolare i dati a suo favore per promuovere i suoi prodotti a svantaggio dei suoi concorrenti. Ma anche una ulteriore accusa da parte della Federal Trade Commission a Facebook. Una enorme causa antitrust. Quarantasette procuratori generali sostengono che la società di Mark Zuckerberg abbia messo in campo un atteggiamento dannoso nei confronti della concorrenza quando ha acquistato società di dimensioni minori. L’accusa è quella di aver silenziato le possibili “minacce” al proprio business. Parliamo naturalmente di Instagram e WhatsApp.

Le due società a questo punto avrebbero deciso un accordo mai visto prima per cooperare e assistersi a vicenda nella lotta contro gli organi competenti statunitensi. Il Wall Street Journal pubblica questa notizia dopo aver esaminato una serie di documenti. Ma è spuntata anche una documentazione di un possibile accordo illegale di Google con Facebook. 

Il Wall Street Journal ha diffuso la notizia che il COO di Facebook Sheryl Sandberg avrebbe firmato un accordo con Google perché gli organi Antitrust statunitensi sono diventati un grosso problema strategicamente. Queste dichiarazioni sarebbero arrivate via mail a Mark Zuckerberg e ad altri dirigenti del social network. Inoltre sempre in questa documentazione si parlerebbe di una spesa di almeno 500 milioni di dollari all’anno in aste pubblicitarie gestite da Google per assicurarsi una percentuale fissa.

Di fronte a queste indiscrezione non è mancata però la risposta di Big G. Google ha infatti affermato che queste accuse sono imprecise e che Facebook è solo una delle tante società, parte del programma Open Bidding. Progetto in cui Google lavora assieme ad altri reti pubblicitarie. Quindi nessun accordo segreto. Nessuna esclusiva.

Jedi Blue: l’accordo che aiuta i grande del web

Questo piano in realtà ha pure un nome: Jedi Blue. Google ha utilizzato il linguaggio di “Star Wars” come nome in codice per l’accordo, secondo la causa, che ha oscurato il nome effettivo. La versione in bozza dell’accordo dice che era conosciuta come Jedi Blue. Per aiutarsi reciprocamente dal punto di vista legale contro le continue accuse degli stati americani e della Federal Trade Commission, ma sarà davvero efficace? Cosa comporterà esattamente? Essendo continuamente nel mirino degli Stati Uniti e anche dell’Unione Europea, Facebook e Google faranno il possibile per uscirne vincitori o almeno il meno sconfitti possibile.

Considerato che in ballo sembrerebbe esserci persino la cessione di WhatsApp e Instagram, staremo a vedere che provvedimenti prenderanno i due colossi nelle prossime settimane.

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