Electronic Arts (EA) ha usato il pugno duro nei confronti di un giocatore del videogame Fifa che aveva inviato all’ex calciatore Ian Wright dei messaggi contenenti degli insulti razzisti. Il giovane si chiama Patrick O’Brien e, lo scorso maggio, dopo aver perso una sfida a Ultimate Time che aveva come protagonista proprio l’ex attaccante dell’Arsenal, gli aveva mandato almeno una ventina di messaggi offensivi su Instagram.
Il ragazzo è stato denunciato per l’accaduto. Dopo essersi dichiarato colpevole, il giudice ha preferito risparmiargli una condanna penale, sentenziando che O’Brien si è dimostrato realmente pentito per i suoi insulri razzisti. Il responsabile di questa deplorevole vincenda si è scusato personalmente con Wright e successivamente ha donato del denaro ad un’associzione irlandese che combatte le discriminazioni. L’ex atleta ha accettato le scuse del ragazzo ma, allo stesso tempo, si è detto deluso dalla sentenza.
L’ex nazionale inglese si è sfogato su Twitter dicendo che, di fronte alla decisione del giudice sull’operato di O’Brien, adesso si chiede quale possa essere il deterrente “per evitare che chiunque altro lanci questo tipo di vili insulti razzisti”. Successivamente ha proseguito che per lui non è accettabile parlare di “ingenuità” o “immaturità” quando si verificano episodi di questo tipo.
EA espelle il responsabile degli insulti razzisti a Ian Wright
EA ha immediatamente manifestato la sua solidarietà nei confronti di Ian Wright e ha preso seri provvedimenti verso colui che l’ha offeso. O’Brien infatti è stato messo al bando da tutti i giochi targati Fifa. Il vicepresidente del brand del famoso videogioco, David Jackson, ha affermato che tutta l’azienda è felice del supporto fornito dall’ex calciatore, aggiungendo che non vi è alcuna tolleranza verso gli insulti razzisti.
Messaggi offensivi: Instagram elimina i profili
Il dirigente ha ricordato che il regolamento della società di videogame prevede chiaramente che, di fronte a situazioni di questo genere, venga vietato al giocatore in questione di accedere a qualsiasi tipo di titolo a tempo indeterminato. “Il razzismo deve finire”, ha proseguito Jackson, rilanciando l’impegno di EA nel promuovere un “gioco positivo” che punti esclusivamente al divertimento dell’utenza senza alcun tipo di ingiuria o offesa ingiustificate.