Gamer professionista: come diventarlo?

Desideri intraprendere una carriera nel mondo del gaming? Il giovane campione del mondo Reynor è riuscito a coronare questo sogno e spiega come

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Gamer professionista

Sogni di diventare un gamer professionista? Ecco cosa ci dice il campione Riccardo Romiti, in arte “Reynor”, in merito alla propria esperienza.

Quello del gamer professionista è un lavoro possibile?

«In Corea del Sud è un altro mondo. Là capita che dentro un McDonald’s ci sia la pubblicità di un gamer professionista. In effetti ha senso visto che imparano gli esport sin da piccoli a scuola». L’italiano Riccardo Romiti ha raggiunto il tetto del mondo vincendo il titolo dell’IEM Katowice 2021. Il gamer diciottenne, meglio conosciuto nel panorama internazionale del gaming come “Reynor”, ha battuto i suoi avversari giocando a StarCraft 2.

Si tratta di un videogioco di strategia ed è ritenuto tra quelli più complessi in circolazione. Come è immaginabile data l’emergenza sanitaria in corso, i giocatori hanno preso parte alla competizione da remoto, gareggiando nelle loro case. A questo proposito Romiti racconta: «In California, l’anno scorso, ho giocato la finale in un’arena strapiena. Prima dell’inizio di ogni partita sentivo tremare tutto attorno a me. E dopo le partite mi ritrovavo con file di persone a chiedermi l’autografo»

Come ha mosso i primi passi nel gaming?

In un’intervista rilasciata recentemente, il giovane di Bagno Ripoli (Firenze) ha raccontato dei suoi primi approcci al mondo dei videogiochi. Per questo ringrazia suo padre: fin da quando era piccolo, ricorda il genitore intento a giocare al PC e quella è stata la scintilla che ha fatto scattare la sua passione. Reynor racconta: «A StarCraft ho iniziato a 8 anni: era divertimento puro, finché ho iniziato a diventare bravino. A 11 anni il mio coach di allora mi ha spalancato le porte della mia prima squadra, in Svizzera». Da qui ha inizio la carriera del giovane gamer, che più di una volta ha sottolineato l’importanza del team. Infatti, è facile intuire come la presenza di persone che organizzino la sua giornata sia fondamentale per la sua riuscita. Questo è ancora più vero dato che si tratta di un adolescente e il rischio di bruciare il suo talento o di perdere di vista le priorità è sempre in agguato. Riccardo dichiara di militare nel team QLASH in questo momento.

Le priorità del campione

Sebbene la possibilità di emergere nel mondo dei gamer professionisti sia concreta, il giovane sottolinea fermamente l’importanza della scuola su tutto il resto. «Prima la scuola e poi StarCraft» dichiara il diciottenne neo campione del mondo. Come tutti i suoi coetanei, Riccardo quest’anno affronterà l’esame di maturità e la preparazione per questo ostacolo non viene certo sottovalutata. Infatti, il giovane racconta di allenarsi due ore al giorno al PC, in quanto preferisce la qualità alla quantità di tempo impiegato negli allenamenti. Reynor mette in luce un altro vantaggio di StarCraft: «Il mio inglese è migliorato tantissimo: a 12 anni lo parlavo meglio dei miei coetanei e oggi quasi lo parlo meglio dell’italiano. A scuola ho sempre avuto una certa facilità nel ricordarmi le cose. E mi piace pensare che questo sia anche dovuto a StarCraft. È un gioco strategico in tempo reale, come gli scacchi, ma molto più movimentato»

Quanto guadagna un gamer?

La piattaforma online di riferimento liquipedia riporta i guadagni dei gamer professionisti che gareggiano a livello mondiale. Secondo questo portale, Riccardo ha guadagnato più di 370mila dollari fino ad ora. A questo proposito, Reynor afferma: «Quello che posso guadagnare dipende sempre dalle performance nei tornei – ha concluso – se li vincessi tutti potrei arrivare a 300mila dollari all’anno. Forse anche di più».

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