L’evoluzione dei videogame di avventura

I videogiochi di avventura hanno avuto un clamoroso successo a partire da The Legend of Zelda. Negli anni però sono cambiati, con il progresso tecnologico che sembra aver ormai superato l'attenzione per le trame.

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The Legend of Zelda: icona dei videogame di avventura.

Il genere dell’avventura è uno dei più amati e richiesti dagli appassionati dei videogiochi. Un successo nato soprattutto dall’intuizione di Shigeru Miyamoto che, appassionato di esplorazioni, riprodusse le sue esperienze reali, affiancate da elementi fantastici, e creò l’iconico The Legend of Zelda. Prima del lancio del leggendario videogame, c’erano già state altre proposte simili, ma nessuna era riuscita a convincere fino in fondo il pubblico. Dagli Anni ’80 ad oggi i titoli di avventura si sono susseguiti copiosi, eppure nel tempo c’è stata una evoluzione (o involuzione) nello sviluppo e realizzazione di questi prodotti.

evoluzione the legend of zelda
The Legend of Zelda: la grande intuizione di Miyamoto.

Ad oggi, siccome rappresentano uno dei settori più proficui dell’industria videoludica, tutte le aziende propongono costantemente dei videogiochi di avventura. Col tempo si è cercato di coinvolgere i player con esperienze sempre più grandi, introducendo mondi sconfinati, mappe e storie a tratti lunghissime e infinite che sono diventate una sorta di must di questo genere.

Dunque, ormai sembra che l’evoluzione del genere avventuriero sia più tecnologica che non emozionale e, paradossalmente, le uniche idee originali arrivano dal mercato indipendente dove c’è una maggiore tendenza a sperimentare nuove proposte.

L’evoluzione del genere avventura: come sono cambiati questi videogiochi negli anni

Volendo fare un esempio concreto dell’evoluzione dei videogame di avventura, si può menzionare Final Fantasy. Il quindicesimo capitolo della saga è impeccabile sotto il profilo dello sviluppo tecnologico ma, per quanto riguarda l’aspetto emozionale e narrativo, è decisamente inferiore rispetto al sesto capitolo che, di certo, non può competere in termini di qualità tecnica. Il progresso, dunque, sembra aver messo da parte la costruzione delle storie, la capacità di coinvolgere il giocatore e di farlo interagire con dei personaggi credibili. Tutto ciò per dare maggiore spazio alla quantità, alla grandezza dei mondi e alla crescita tecnologica e spettacolare.

Come è cambiato Final Fantasy negli anni.

Questa mancanza di idee veramente rivoluzionarie sta portando molti colossi dei videogame a guardare al mercato indipendente. Qui infatti c’è ancora la voglia di rischiare, di garantire una evoluzione anche delle trame e degli aspetti emozionali dei videogiochi di avventura. A tal proposito si può menzionare Outer Wilds, primo progetto targato Mobius Digital e pubblicato da Annapurna Interactive. Le novità proposte da Alex Beachum hanno effettivamente ampliato l’orizzonte delle vicende avventurose, rompendo un po’ gli schemi cristallizzati delle multinazionali che preferiscono concentrarsi sulle dimensioni e sulla durata dei giochi, anziché sull’impianto narrativo.

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Insomma, possiamo dire che, da The Legend of Zelda ad oggi, l’evoluzione dei videogame di avventura ha riguardato fondamentalmente il comparto tecnologico, il progresso delle immagini, dei mondi virtuali, delle mappe e della spettacolarità dei personaggi. Invece, per quanto riguarda la creatività e l’originalità delle trame, la situazione si è un po’ fossilizzata, nella speranza che prossimamente possano arrivare davvero delle idee rivoluzionarie come quelle di introdotte da Miyamoto quarant’anni fa.

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