Defender for Endpoints, Microsoft lo rende disponibile su Arm

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Un post sul suo blog: in questo modo Microsoft ha annunciato di aver rilasciato Defender for Endpoints sui dispositivi Arm. Questo permetterà a computer come Surface Pro X di essere protetti come un Windows con processori x86.

Defender for Endpoints, di cosa si tratta?

Sempre sul suo blog Microsoft si dice impegnata in un futuro con dispositivi basati su Arm: inoltre, precisa che le aziende possono trarre vantaggi da Arm con il passaggio a workstation flessibili e lavoro a distanza. La sicurezza deve quindi cambiare allo stesso passo: da qui la disponibilità di Defender for Endpoints per i dispositivi Arm.


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Nuova versione

Precisiamo che la versione precedente di Defender for Endpoints installata di default su tutti i computer Windows esisteva già sulla sua versione Arm. Ciò di cui parliamo oggi è la sua versione aziendale, fino a poco tempo fa denominato Microsoft Defender Advanced Threat Protection. In questa, i dati raccolti dai computer Windows 10 sono inviati al Cloud di Azure per l’analisi. Tra le funzionalità aggiuntive troviamo l’analisi della sicurezza, l’intelligence sulle minacce e le indagini automatizzate dopo il rilevamento del malware. Inoltre, Microsoft promette ai team di sicurezza che Defender for Endpoints si comporterà come la versione x86 del software di sicurezza.

La scommessa di Microsoft

Questa novità fa capire che Microsoft intende garantire che la versione Arm di Windows decolli nel modo migliore possibile. C’erano già stati altri tentativi similari in passato: il primo è stato nel 2012, con il Surface RT, ma nessuno è giunto a buon fine per un motivo molto semplice. Le tradizionali applicazioni x86 non funzionavano sul nuovo sistema. Recentemente poi Microsoft aveva ritentato con altri dispositivi Arm, e la possibilità di emulare applicazioni x86 a 32 bit. In questo modo era stato possibile eseguire molte delle applicazioni Windows tradizionali, pur se la scarsa velocità dei processori non hanno permesso un’esperienza fluida. Molte aziende però stanno lavorando per svilupparne di più veloci, e Microsoft dovrebbe poter emulare la capacità x86 a 64 bit entro la fine dell’anno.

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