Cookie pop-up: UK esorta G7 ad adottare nuovi metodi

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Cookie pop-up: UK esorta G7 ad adottare nuovi metodi

Nel corso del G7, il Regno Unito ha esortato gli altri partecipanti ad adottare nuovi metodi per il regime di protezione dei dati, evitando l’impiego di cookie pop-up. Questi ultimi, secondo Londra, non sono adatti allo scopo e risultano fastidiosi all’utenza. È prevista una serie di incontri virtuali tra oggi e mercoledì per discutere in merito alla questione.

Regno Unito esorta il G7 ad adottare nuovi metodi per la protezione dei dati

Nel corso del G7, il governo del Regno Unito ha portato all’attenzione la gestione dei cookie pop-up, esortando il Gruppo dei Sette ad adottare nuovi metodi per il regime di protezione dei dati. Nello specifico, Londra chiede alle autorità per la protezione dei dati di affrontare i fastidiosi pop-up, che secondo i critici non sono adatti allo scopo dei cookie. Si prevede che avverrà una serie di discussioni virtuali tra martedì e mercoledì allo scopo di migliorare le modalità di acconsentimento ai cookie. A presiedere gli incontri sarà il Commissario per l’informazione britannico Elizabeth Denham. Secondo alcune organizzazioni, tuttavia, la Denham, sostenendo questa discussione, si trova in contrasto con il modo in cui ha svolto il suo ruolo di regolatore.

Cosa sono i cookie pop-up?

Dal punto di vista della protezione dati, dunque, il Regno Unito tiene molto al fatto che le metodologie pop-up vengano riviste. Ma cosa si intende per cookie web? Con cookie si intende una piccola informazione memorizzata dal browser dell’utente condivisa con i siti web visitati senza che venga apportata alcuna modifica. Lo scopo principale di un cookie è permettere ai rivenditori online per ricordare le preferenze di un utente. Trattasi anche la tecnologia alla base della memorizzazione di nome utente e password. Ciascun cookie è unico per il browser per l’utente. Vale anche a dire che alcuni siti possono utilizzarli come strumento di “tracciamento” e seguire l’utente sul Web. A utilizzare questa tecnologia sono spesso gli inserzionisti di terze parti. Questi, accumulando dati sui siti che un utente visita e sugli acquisti che lo interessano, possono indirizzarlo con annunci pubblicitari.

La questione dei pop-up

Per aderire al rilascio dei propri cookie esistono dei moduli di consenso. Lo scopo di questi ultimi è proprio quello di chiedere all’utente se consente o meno al salvataggio di questi cookie di tracciamento dal browser. Ed è qui che sorge quello che il Regno Unito ha definito il “fastidio” dei pop-up. Questo design costringe spesso l’utenza a fare clic su “Accetto”, senza di fatto acconsentire significativamente.


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