La Cina dice stop ai videogiochi con “uomini effemminati” e relazioni omosessuali. Il governo cinese si appesta a nuove restrizioni per i videogiochi. Questi ultimi in Cina devono essere approvati prima di poter essere rilasciati al pubblico in generale e le regole sono molto rigide. E ora sembrano diventare sempre più rigide.
Cina: stop ai videogiochi con gli omosessuali?
Secondo quanto riferito dal South China Morning Post, che afferma di aver visto un promemoria dell’associazione dei giochi cinese, il governo cinese si appresta ad una revisione dei contenuti dei videogiochi. Secondo il Post, i videogiochi d’ora in poi dovranno trasmettere il “corretto insieme di valori” ed essere di “puro intrattenimento”. Quindi non saranno approvati videogiochi che mostrano relazioni omossessuali e “maschi effemminati”. Il governo cinese crede di essere nel bel mezzo di una “crisi della mascolinità”, cosa che ha collegato ai videogiochi. Credono che i giochi rendano i ragazzi fisicamente deboli e quindi non mascolini. Un blogger nazionalista di nome Li Guangman ha recentemente pubblicato un articolo che è stato ampiamente citato e pubblicizzato dalla stampa nazionale gestita dallo stato. In esso afferma che il paese dovrebbe “eliminare le tendenze da bel ragazzo e da femminuccia nel nostro carattere nazionale”.
I videogiochi devono essere approvati prima del rilascio al pubblico
I videogiochi in Cina devono essere approvati prima di poter essere rilasciati al pubblico in generale e le regole sono molto rigide, e sembrano diventarlo sempre di più. Un certo numero di giochi viene generalmente approvato ogni mese, ma nessuno è stato approvato ad agosto e settembre. Ci sono anche restrizioni su quando i minorenni possono passare del tempo giocando online, solo un’ora tra le 20:00 e le 21:00 il venerdì, i fine settimana e i giorni festivi.
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