Negli USA, il Dipartimento di giustizia ha nuovamente citato in giudizio Google per quanto riguarda il monopolio. Questa volta nel mirino sono le attività del colosso di Mountain View nell’ambito degli annunci digitali. La causa è stata intentata da 38 Stati e territori USA, mentre il Texas ha citato in giudizio Google in modo indipendente. È già previsto un processo nel settembre 2023.
Perché il DOJ intende citare in giudizio Google per gli annunci digitali?
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha in programma una seconda causa contro Google. Anche questa causa riguarda il monopolio, in particolare l’attività di annunci digitali su internet da parte della casa di Mountain View. A riportarlo è Bloomberg News. Il DOJ aveva già citato in giudizio Google lo scorso ottobre. All’epoca dei fatti aveva accusato il colosso tecnologico di utilizzare illegalmente la sua forza di mercato del tentativo di ostacolare la concorrenza. Un processo è previsto per settembre 2023.
Le parole di Mountain View
Dal canto suo, Google ha fatto sapere che le sue tecnologie pubblicitarie “aiutano i siti web e le app a finanziare i loro contenuti, consentono alle piccole imprese di crescere e proteggono gli utenti da pratiche di sfruttamento della privacy e cattive esperienze pubblicitarie”.
38 Stati e territori USA hanno intentato la causa
La causa è stata intentata da 38 Stati e territori degli USA. Tutti coloro che sono coinvolti della denuncia accusano Mountain View di abusare del proprio potere di mercato. Questo avrebbe lo scopo di rendere il motore di ricerca dominante in tutti i dispositivi, dalle TV alle autoparlanti, così come in telefoni e automobili. A rappresentare un’eccezione in questa causa è il Texas che, sostenuto da altri Stati, ha citato in giudizio Google separatamente. Lo Stato del Texas accusa la società di aver infranto la legge antitrust nell’ambito della gestione degli annunci digitali.
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