A Day Without Me: videogame della solitudine

Su Nintendo Switch è disponibile A Day Without Me, videogioco della Gamecom Team che pone al centro la solitudine e la risoluzione di una serie di enigmi in uno scenario apocalittico.

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A Day Without Me videogioco
A Day Without Me è il nuovo videogame disponibile su Nintendo Switch.

In questi giorni ha esordito su Nintendo Switch A Day Without Me, una produzione della nuova azienda indonesiana Gamecom Team. Si tratta di un videogioco nel quale regna la solitudine, circondata da uno scenario apocalittico; una situazione che spingerebbe anche la persona più solitaria del mondo a sentire il bisogno di avere un pizzico di vita sociale.

Il protagonista di questo adventure puzzle game è un bambino realizzato con una grafica semplificata. Il giovane infatti non ha alcuna espressione facciale, poiché gli mancano occhi, naso e bocca. Il gioco comincia nel momento in cui il piccolo si risveglia dal sonno e scopre che intorno a lui c’è un mondo ormai caduto in rovina, in cui tutto è desertico e avvolto nel silenzio.

Il tema centrale di A Day Without Me è la risoluzione di una serie di enigmi per proseguire nell’avventura. Incuriosice la possibilità di fare nuove esperienze come indovinare strani meccanismi, scoprire password o spostare determinati oggetti.

A Day Without Me tra solitudine ed enigmi

L’ambientazione di A Day Without Me non può essere definita originale né innovativa: sono tanti, infatti, i videogame basati su avventure in una realtà catastrofica o apocalittica. Tuttavia, risulta interessante il modo in cui viene presentata quest’atmosfera: non c’è alcuna drammaticità esasperata, ma la sensazione che si stia vivendo una sorta di incubo dal quale ci si sveglierà dopo aver svelato i vari misteri proposti nel corso dell’esperienza del giovane protagonista. Gli enigmi da risolvere rappresentano quindi l’elemento portante che stuzzica la curiosità del giocatore ad andare avanti.

Il titolo di Gamecom Team non tralascia l’elemento paranormale: durante il gioco ci si imbatte in situazioni soprannaturali come stregonerie o sangue che schizza dal pavimento. Tuttavia non si pone mai l’accento sull’horror o sul terrore: il bambino è privo di emozioni e sembra dare quasi tutto per scontato, come se si trattasse di problemi quotidiani da risolvere e superare.

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Uno dei difetti di A Day Without Me riguarda la traduzione in inglese che in alcuni casi è un po’ approssimativa. Il videogame non si basa su lunghi dialoghi ed è privo di mappe. Di conseguenza, per capire cosa bisogna fare, ci si deve orientare con gli obiettivi fissati ad ogni capitolo del gioco. Questi però in alcune circostanze presentano una traduzione un po’ superficiale che rischia di confondere il giocatore sul tipo di missione da portare a termine.

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