Giochi 3DS, i migliori titoli con tecnologia 3D

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Con l’avvento del Nintendo Switch, il 3DS è andato quasi scomparendo. Ma ci sono alcuni giochi 3DS in cui merita di essere utilizzato, perché è una delle funzionalità più sottovalutate di sempre. Vediamo quali.

Giochi 3DS, in quali titoli vale la pena attivarlo?

Per commemorare il decimo anniversario del 3DS, Matt Espinelli e Gabe Gurwin hanno stilato su Gamespot una classifica dei giochi che hanno fatto un migliore uso del 3DS. Eccoli qui sotto.


Super Mario Bowsers Fury: il gioco è leggendario


Super Mario 3D Land (2011)

Questo titolo ha risolto grazie al 3DS una delle più grandi mancanze, ossia l’assenza di percezione della profondità. Con il 3D attivato è più facile per Mario spiccare i suoi celebri salti. Su Wii U e Switch, poi, il 3D migliora ancora, soprattutto nei percorsi più grandi.

Star Fox 64 3D (2011)

Si tratta di un remake del gioco per Nintendo 64. La prospettiva 3D lo rende stupefacente: le esplosioni sono più reali, lo spazio più vasto, le battaglie più intense. Un miglioramento sottile, ma di cui il gioco aveva un estremo bisogno.

Kirby: Tripla Deluxe (2014)

Il gioco è già di per sé semplice e adorabile, ma con il 3D tutto sembra più colorato e più vero. I tocchi estetici che stimolano il progresso, come le margherite mosse dal vento sullo sfondo: una stimolazione anche per i sensi, che accentuano la percezione del pericolo e dell’urgenza. Se poi volete passare al livello successivo c’è anche il seguito, Kirby: Planet Robobot.

Ghost Recon: Shadow Wars (2011)

Il gioco è stato progettato dal creatore della serie X-COM, Julian Gollop, ed è un gioco di strategia. La tecnologia 3D è usata con intelligenza, dando consistenza e altezza ai livelli, che appaiono come libri pop-up. Un elemento di novità molto interessante.

Phoenix Wright: Ace Attorney – Dual Destinies (2013)

Qualcuno potrebbe chiedersi di che utilità sia il 3D in questo caso, visto che si tratta di un gioco dove l’utente interpreta un avvocato. Ma anche qui il 3D fa la sua parte, per accentuare i personaggi e i loro comportamenti, e le loro gag sopra le righe. Purtroppo i giochi che lo hanno seguito non hanno utilizzato questo effetto.

Shovel Knight (2014)

Di per sé non è un gioco 3D, ma ne fa comunque uso nel 3DS. Platform in stile retrò, prende ispirazione da vecchi giochi come Mega Man e Ducktales, e il 3D crea effetti di stratificazione nel paesaggio. Naturalmente è giocabilissimo anche senza, ma con la funzione attivata si vede tutto sotto una luce del tutto nuova.

Mario Kart 7 (2011)

E’ uno dei migliori di Mario su 3DS, anche se è stato successivamente oscurato dai suoi successori, Mario Kart 8 e Mario Kart 8 Deluxe. E’ anche stato il primo a sperimentare la funzione 3D, con i suoi alianti e i suoi paesaggi sotto una luce speciale.

Metal Gear Solid 3: Snake Eater 3D (2012)

Non è certamente consigliabile a chi sta appena scoprendo la serie. Ma il 3D fa comunque il suo dovere, facendo rivivere di nuova luce le giungle lussureggianti, con l’erba alta e i suoi alberi. Lo scopo è di rendere il giocatore più consapevole del paesaggio che lo circonda, e che percepisca la tensione che vive il suo personaggio. Insomma, meglio provarlo.

The Legend of Zelda: A Link Between Words (2013)

Spesso è definito il successore spirituale di A Link to The Past, ma è molto di più. Il 3D permette di accedere ad aree nascoste con il nostro personaggio, e i dungeon hanno un senso di scala e profondità mai visti. Una cosa che lo Switch non può fare, e che non si può trovare nemmeno nel remake, Link’s Awakening.

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