Yahoo interrompe i suoi servizi in Cina. Il motivo? Secondo la società le nuove leggi di Pechino hanno creato un ambiente sempre più difficile. Nei giorni scorsi anche Microsoft aveva annunciato la chiusura della versione cinese di LinkedIn.
Yahoo lascia la Cina: cos’è successo?
Yahoo ha annunciato di aver deciso di lasciare la Cina più di 20 anni dopo il suo ingresso nel Paese e lo stesso giorno dell’entrata in vigore di una legge sulla protezione dei dati. “In riconoscimento del contesto commerciale e legale sempre più impegnativo in Cina, la suite di servizi di Yahoo non sarà più accessibile dalla Cina continentale a partire dal 1° novembre“, secondo una dichiarazione di un portavoce di Yahoo. “Yahoo rimane impegnato nei diritti dei nostri utenti e in un Internet libero e aperto. Ringraziamo i nostri utenti per il loro supporto“, ha aggiunto il portavoce. Già in passato Yahoo aveva ridotto i propri servizi in Cina. Nel 2015 aveva chiuso gli uffici di Pechino.
Anche Microsoft ha ridotto la sua presenza sul mercato cinese
Yahoo è il secondo gruppo statunitense di internet che in poche settimane ha deciso di azzerare o ridurre la propria presenza sul mercato cinese, dopo che Microsoft ha comunicato il mese scorso la chiusura della versione cinese di LinkedIn, e la sua sostituzione con una nuova piattaforma di job networking che non includerà applicazioni social o la possibilità di condividere post e articoli, in linea con le restrizioni del governo cinese. “Stiamo anche affrontando un ambiente operativo significativamente più impegnativo e maggiori requisiti di conformità in Cina”, ha affermato LinkedIn in una dichiarazione del 14 ottobre. “Dato questo, abbiamo preso la decisione di abbandonare l’attuale versione localizzata di LinkedIn, che è il modo in cui le persone in Cina accedono alla piattaforma di social media globale di LinkedIn, entro la fine dell’anno”, ha aggiunto.
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